Si sono presentati da un grossista alimentare che rifornisce un noto ristoratore della zona ed hanno fatto “spesa” a nome di quest’ultimo.
E’ accaduto a Sora qualche settimana fa, ma il ristoratore ha scoperto la vicenda solo recentemente, quando il fornitore lo ha contattato per richiedere il pagamento dei generi alimentari che una famiglia di zingari, residente nel sorano, aveva “acquistato” per conto dell’ignaro malcapitato.
Una brutta vicenda per il ristoratore che, però, non si è lasciato intimorire ed ha denunciato il fatto alle autorità, nella speranza di essere tutelato.
Evidentemente, a poco è servita la sua denuncia visto che, qualche giorno dopo, la famiglia di zingari pare che abbia tentato di mettere a segno un altro colpo ai suoi danni. Questa volta, però, il secondo fornitore dal quale si erano recati è stato più scaltro e, di fronte alla richiesta di merce – sempre a nome del ristoratore – si è insospettito e lo ha contattato telefonicamente. Grazie alla telefonata, non è stato consegnato loro nulla ma l’uomo, indignato, si è nuovamente recato al commissariato di zona, sempre con scarsi risultati.
Per sua amara sorpresa, infatti, quando pensava che finalmente non avrebbe più avuto a che fare con la “famigliola affamata”, tutti i componenti maschi di quest’ultima si sono presentati nel suo ristorante chiedendo di poter pranzare. L’uomo ha cercato di mantenere la calma e li ha cacciati ma ha, giustamente, interpretato la loro presenza come l’ennesimo affronto.
Una beffa o, quasi più certamente, un modo per fargli capire che a poco sia valsa la sua richiesta d’aiuto alle forze dell’ordine. Loro sono ancora tutti a piede libero e liberi di continuare a truffare e a rubare ai danni di onesti cittadini.
