Lo davano in quota Cambiamo con Toti. Almeno fino a poco tempo fa. Ultimamente però parla con il simbolo della Lega alle spalle.
L’ex presidente del Consiglio regionale Mario Abbruzzese cerca un posto al sole. Dopo essere rimasto appiedato alle ultime politiche perdendo una contesa già vinta e mancata la pur cercata candidatura a quelle del 25 settembre, sta lavorando molto probabilmente per le regionali, magari per ridimensionare il fido Pasquale Ciacciarelli. In alternativa per guidare qualche apparato della Regione, ma solo in caso di successo evidentemente.
In ogni caso gli osservatori politici hanno notato come Abbruzzese si faccia vedere in città solo quando si vota. Era capitato alle ultime comunali quando puntò sul cavallo sbagliato, è capitato in queste ore quando ha definito Sora una città di accoglienza e tanto calore con tanto di sviolinata a Lino Caschera, consigliere comunale della Lega, il più votato in assoluto alle ultime amministrative. Cioè uno che i voti ce l’ha. Insomma, il trascinatore rischia di passare per trascinato giocando nell’ambiguità dei ruoli e dei partiti quasi avesse una delega speciale riservata a chi è stato qualcuno per un po’. Sarà per questo che tagga chi qualcuno lo è già e ‘promette’ candidature femminili… sgabello. Un po’ come era capitato a Veronica Di Ruscio. Della serie: voi portate i voti e noi ci accomodiamo!
(Nella foto Abbruzzese, Ciacciarelli e Caschera)
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