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SORA – DOPO 120 GIORNI, PAOLO TORNA A CASA. I RINGRAZIAMENTI DELLA FAMIGLIA A MEDICI E INFERMIERI DEL SS.TRINITA’

Riceviamo e pubblichiamo:

Dopo 120 giorni Paolo è finalmente tornato a casa.

In una mattina nuvolosa di settembre, ci siamo recati in Pronto Soccorso dell’Ospedale SS. Trinità di Sora, dove, visto lo stato di salute di Paolo aggravarsi, i medici hanno predisposto immediatamente la sala operatoria dove, i chirurghi, si sono da subito attivati per eseguire quello che si è rivelato solo il primo di due altri interventi salva vita.

Le condizioni di salute non erano sicuramente le migliori con uno shock setticemico in corso e fin da subito tutto il personale è stato con noi chiaro, ma continuavano a dirci di non perdere la speranza.

Con questa lettera, piena di emozioni, consentiteci di ringraziare gli Angeli Custodi che hanno fatto del tutto per far in modo che Paolo restasse ancora tra noi. Ci hanno sempre dato quella spinta necessaria per continuare a lottare, nonostante il dolore atroce che avevamo nel cuore e nell’anima.

Grazie ai chirurghi che sono intervenuti prontamente e tempestivamente, al personale infermieristico della sala operatoria e agli anestesisti; ma il nostro GRAZIE più grande, permettetecelo, va al Dottor Fulvio Caracciolo, agli anestesisti e agli infermieri del reparto di TIPO dell’Ospedale SS. Trinità di Sora. Questo ringraziamento particolare è d’obbligo farlo per la loro PROFESSIONALITA’, per il loro lavoro attento, meticoloso svolto con la speranza nel cuore, perché i primi a non perdere la fiducia in una pronta guarigione di Paolo sono stati proprio loro.

Dio ci ha mandato un ANGELO, perché se PAOLO vive è solo grazie al lavoro attento, premuroso, meticoloso del Dottor Caracciolo e noi gliene saremo sempre grati perché è stato per noi la luce in una notte buia e di sicuro senza la sua professionalità non avremmo saputo cosa fare.
Tutti ci dicevano di trasferirlo, di trovare per lui un posto migliore, ma il posto migliore, quello giusto, per Paolo è stato a SORA, a due passi da casa…

Dopo 61 giorni di degenza sorana, Paolo è stato trasferito in un nosocomio romano, dove purtroppo non è stato possibile intervenire ed è di nuovo tornato a Sora dal suo Angelo, il dottor Caracciolo, che lo ha accolto a BRACCIA APERTE nel suo reparto nell’attesa di un nuovo trasferimento in una struttura adeguata che potesse mettere fine a questa lunga e dolorosa “vacanza ospedaliera”.

Il 25 Novembre, sempre grazie all’impegno profuso dal Dottor Caracciolo, della sua équipe medica e dell’amministrazione ospedaliera è arrivato l’atteso trasferimento per Trieste, nonostante i molto problemi riscontrati durante il percorso a causa di lungaggini burocratiche, dove finalmente i medici del reparto di Chirurgia Addominale hanno messo fine a questa sofferenza dando così un finale meraviglioso a questa storia, perché per Paolo e per noi, ormai altro non è che un brutto ricordo.
La nostra stima per chi ha salvato la vita a Paolo è enorme; oltre la professionalità ci è stata dimostrata una grande UMANITA’ e pensiamo che realtà come questa andrebbero fatte conoscere, perché Sora nel suo piccolo, ha davvero a cuore i suoi pazienti e se ne occupa COSTANTEMENTE.
Cari Angeli, non dimenticheremo la professionalità con cui è stato svolto e continuerete a svolgere un lavoro cosi difficile. Siete entrati silenziosamente nella nostra vita, a voi sconosciuta, lasciandovi coinvolgere da questa storia. Grazie per l’amore, la passione e la dedizione con cui vi siete presi cura di “Paoletto” e di tutta la sua famiglia, a cui anche solo con un gesto, uno sguardo avete trasmesso sicurezza. Grazie per la vostra pazienza nel dare risposte a domande inutile o insensate a volte dettate dalla paura, dal panico e dallo sconforto. Grazie alle vostre mani, che anche se stanche, non hanno mai smesso di continuare a lottare, perché se ha vinto la vita il merito è vostro. Siamo certi che qualcuno lì su, ricompenserà le vostre fatiche.

Un grazie va anche al parroco della nostra parrocchia, silenziosa presenza, che ci ha accompagnato e sostenuto nella preghiera e nei gesti, grazie a quanti, parenti, amici, conoscenti e anche sconosciuti si sono uniti a noi. Il nostro grazie va a tutti e a ciascuno di voi.

Con il cuore colmo di gioia, ve ne saremo eternamente grati! LA FAMIGLIA DI PAOLO.