Basilica di San Domenico Abate:
domenica 8 settembre, alle ore 18:00,
riprende l’Adorazione Eucaristica mensile
sulla Divina Misericordia
Domenica 8 settembre, presso la Basilica di San Domenico Abate, a Sora, riprenderà l’appuntamento mensile con l’Adorazione Eucaristica con invocazione alla Divina Misericordia.
Le origini del culto della Divina Misericordia risalgono ad una rivelazione privata che Santa Faustina Kowalska ha ricevuto da Gesù nel 1935, nella quale Egli ha richiesto una particolare forma di preghiera detta Coroncina alla Divina Misericordia. “Le anime che diffondono il culto della Mia Misericordia, le proteggo per tutta la vita, come una tenera madre protegge il suo bimbo ancora lattante e nell’ora della morte non sarò per loro Giudice, ma Salvatore misericordioso” (D. 1075). Questa promessa fece il Signore Gesù a tutti coloro che in qualche modo annunceranno la Sua Misericordia, diffonderanno la Sua venerazione.
La cerimonia, che a partire dal 2007 si svolge nella Basilica di San Domenico a Sora, è cresciuta di anno in anno e ad oggi raduna tantissimi devoti da tutta la diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo ed anche delle diocesi vicine, riprenderà con le ormai consuete modalità. Si inizierà con la Santa Messa alle ore 18.00, con sacerdoti disponibili per le confessioni. Al termine della celebrazione avrà inizio l’Adorazione Eucaristica con una particolare invocazione alla Divina Misericordia. Questo momento sarà composto da meditazioni sul messaggio donato da Gesù a Santa Faustina Kowalska, lettura di brani tratti dal Diario della suora polacca, canti di invocazione allo Spirito Santo e alla Vergine Maria. Infine, verrà recitata la Coroncina alla Divina Misericordia a cui ognuno può chiedere di aggiungere intenzioni particolari per sé ed i propri cari.
Al termine della cerimonia, verranno benedetti e distribuiti gratuitamente dei quadri con l’immagine di Gesù Misericordioso ed altre immagini sacre.
La Coroncina della Divina Misericordia si recita utilizzando la corona del Rosario
- Si inizia recitando, dopo il segno della croce, un Padre nostro, un’Ave Maria e il Credo (nella versione del “Simbolo degli Apostoli”).
- Sui cinque grani del Padre Nostro, ovvero i grani maggiori del Santo Rosario, si dice: «Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l’Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Nostro Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero.»
- Sui cinquanta grani minori si dice: «Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.»
- Al termine si dice per tre volte: «Santo Dio, santo forte, santo immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero.»
- La preghiera termina con la seguente invocazione: «O sangue e acqua che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di misericordia per noi, confido in te!»; e infine si fa nuovamente il segno della croce.
