Apprendiamo come nei giorni scorsi la società Ambiente e Salute abbia comunicato alla cittadinanza la variazione del calendario della raccolta dei rifiuti, suscitando le ire di molti utenti a causa della riduzione dei giorni nei quali il servizio è offerto. Si andrà infatti ad eliminare uno dei giorni della raccolta dell’umido; mentre carta e vetro saranno raccolti a settimane alterne, anziché ogni settimana. Facile capire l’ira dei cittadini anche a fronte di una aliquota TARI tra le più alte della provincia di Frosinone.
Il presidente Mele sostiene che la riduzione del servizio è dovuta all’aumento dei costi delle materie prime (saremmo proprio curiosi di sapere a quali materie prime fa riferimento) e dei costi di trattamento e discarica dei rifiuti. È innegabile che la tendenza sia un aumento dei costi anche a fronte del costante aumentare del volume dei rifiuti prodotti e del progressivo ridursi della capacità di stoccaggio dei siti adibiti a discarica (nonostante i consistenti progressi nella raccolta, ai ritmi attuali ci servirà una capacità aggiuntiva di circa 20 milioni di t/anno per i soli rifiuti urbani), nonché nella difficoltà a reperire nuovi terreni idonei a tal fine.
Ciò, però, ci induce due riflessioni. In primo luogo, proprio tale trend dovrebbe stimolare negli amministratori, e nel nostro sindaco in particolare, visto che riveste anche la carica di presidente della provincia, la volontà di ricercare soluzioni alternative per lo smaltimento. In secondo luogo, inoltre, non si capisce come una riduzione dei giorni di raccolta dovrebbe ridurre i costi, posto che verosimilmente le quantità prodotte rimarranno invariate. Rimane, dunque, il dubbio che le vere ragioni della contrazione del calendario settimanale della raccolta siano altre: forse legate alle problematiche avute nei mesi scorsi nella riscossione della TARI dovute all’affido della stessa a soggetti terzi, e ad un organico (artificiosamente) sovradimensionato rispetto alle reali necessità (forse più rispondenti a esigenze meramente politiche). Tanto che nel conto economico del 2022, il costo del personale è lievitato di oltre 420.000Euro rispetto al 2021.
Apprendiamo, infine, dal video pubblicato dal dott. Mele sulla pagina di Ambiente e Salute che saranno a breve attive le 4 mini-isole ecologiche, nate con l’intento di offrire un servizio di raccolta centralizzata anche nei giorni e nelle fasce orarie in cui sia chiuso il centro di via Santa Rosalia. Si nota a tal proposito che l’istituzione di sole 4 mini-isole appare purtroppo limitata e destinata a fallire a fronte del prevedibile sovraccarico, in quanto sottodimensionate rispetto alle necessità reali (ogni famiglia produce in media 3Kg di rifiuti al giorno). Si spera almeno che le aree siano assistite da un servizio di videosorveglianza, che sia attivo e non solamente cosmetico al fine di reprimere l’abbandono dei rifiuti nelle loro vicinanze e così di evitare che tali punti si trasformino in zone di degrado.
Un sistema di raccolta è sempre un compromesso fra l’esigenza di limitare al minimo le complicazioni logistiche e quella di favorire al massimo il potenziale di recupero, col nuovo calendario non si soddisfano nessuno dei due requisiti: si tenta solo di fare cassa limitando le ore lavorate. Ma per far quadrare i conti senza dover tagliare i servizi, o i posti di lavoro, esiste un solo modo: incrementare la produttività, ciò sta a significare efficientare il lavoro.
Siamo ben consci delle difficoltà che ora il dott. Mele si trova ad affrontare, con costi del conferimento in discarica che crescono senza soluzione di continuità ma questo è valido per tutti comuni della Provincia, e ciò non giustifica affatto la resezione dei servizi. Ci affidiamo, quindi, all’intelligenza del Sindaco per cercare una soluzione adeguata alle problematiche inerenti al servizio di raccolta, che necessita, al fine di soddisfare le esigenze crescenti della cittadinanza, di una vera e propria “rivoluzione” e non di un semplice maquillage del calendario.