Aveva diffamato in aula, nel corso di un processo in cui era imputato per rapina e lesioni, un noto allevatore della zona. È stato assolto poiché le offese non sono punibili quando contenute in scritti o discorsi pronunciati davanti al giudice e che riguardano la causa. I fatti risalgono al 2008 quando dinanzi al Giudice del Tribunale di Cassino un uomo di Sora di 56 anni – G.T queste le sue iniziali – nel corso del processo che lo vedeva imputato, offese il decoro e l’onore di un allevatore attribuendogli una denuncia per falsa testimonianza in realtà, però, non fondata. Nel 2016 l’uomo, assistito dall’avvocato Antonio Carugno, si è trovato in giudizio dinanzi il Giudice di Pace di Cassino per quelle dichiarazioni offensive rilasciate in aula anni prima con una sentenza di condanna giunta nel 2018 per diffamazione. L’avvocato del 56enne ha presentato ricorso presso il tribunale di Cassino. Il Giudice ha emesso l’anno successivo la sentenza di assoluzione accogliendo in toto quanto sostenuto dalla difesa, sentenza alla quale l’allevatore ciociaro ha proposto ricorso in Cassazione, ricorso che la Corte ha nei giorni scorsi rigettato condannando il ricorrente alle spese processuali.
Roberta Pugliesi