Le sterili e strumentali polemiche che in questi giorni sono state veicolate sulle testate online e cartacee relative al commissariamento del centro anziani impongono una netta smentita delle false e tendenziose dichiarazioni riportate, tese soltanto ad un maldestro ed imbarazzante ribaltamento della realtà e ad occultare azioni, omissioni, forzature e responsabilità dei vari attori coinvolti nella vicenda.
In primo luogo, gli autori e mandanti omettono il fatto che la seduta che ha portato al commissariamento del centro si è svolta alla presenza del primo cittadino e di tutta la Giunta, con la massima trasparenza in linea con il metodo del dialogo tra istituzioni e parti sociali che la nostra Amministrazione sta seguendo fin dal primo giorno del suo insediamento.
Nel corso di tale incontro purtroppo abbiamo dovuto con sommo rammarico constatare un livello di diffamazione e di litigiosità tra le varie componenti che non poteva essere sanato e che imponeva una tempestiva soluzione in attesa di ripristinare un corretto e civile confronto del quale un ente si deve far promotore e garante.
È per ricucire questi rapporti e restaurare tale clima che l’Amministrazione ha adottato un atto necessario e coraggioso piuttosto che disinteressarsi della situazione divenuta ormai ingestibile.
Inoltre giova ricordare a coloro che lamentano il nostro intervento che il centro rappresenta il fiore all’occhiello di questo Comune, un investimento strutturale che grava sulle tasche della comunità per un importo di euro 119.000, 00 come canone annuo oltre alle utenze con un ammontare di circa euro 3.000,00, che in 20 anni registra un saldo totale di euro 2.440.000.
Pertanto, è nostro dovere istituzionale e interesse primario rendere la struttura più funzionale e garantire al suo interno che i rapporti siano improntati al massimo rispetto ed alla più ampia partecipazione, evitando quelle derive personalistiche e divisioni che ne hanno ne minato fortemente il clima e la gestione, creando una pericolosissima impasse che come istituzione non possiamo sottovalutare e tollerare.