SANITA'

Sora – Dato per spacciato, la speranza del Santissima Trinità

San Biagio Saracinisco

Negli ospedali in Spagna lo davano per spacciato a causa di una malattia incurabile. Ma Rosolina Iaconelli e il marito Biagio Di Zazzo, residenti nel piccolo centro di San Biagio Saracinisco, non si sono arresi e hanno deciso di trasferire il figlio Giuseppe, 53enne ormai radicato in Spagna, presso l’ospedale Santissima Trinità di Sora per tentare di salvarlo da un’insidiosa forma tumorale.

Non potevamo arrenderci di fronte ad una diagnosi che lo dava ‘incurabile’, e così abbiamo deciso di credere in una nostra struttura ospedaliera – racconta la signora Rosolina -. Nell’ospedale di Sora infatti, lo scorso 12 febbraio mio figlio Giuseppe è stato operato d’urgenza. Dopo l’operazione gli è stato indotto il coma farmacologico ed è stato a lungo in terapia intensiva. Una volta sveglio ha iniziato la terapia ed oggi, dopo la seconda seduta, possiamo dire che sta meglio. Abbiamo avuto un’altra chance, perché da genitori non potevamo accettare che nostro figlio fosse spacciato. Quindi, dopo tutte le varie vicissitudini trascorse, intendo ringraziare l’intero ospedale, ma in particolare lo staff del reparto di chirurgia, a partire dal dottor Giuseppe Mazzetti, Carlo Luigi Recchia e Dario Iaconelli, il nostro ex sindaco che ci ha supportati per tutto il tempo. Al momento Giuseppe sta affrontando con coraggio le varie sedute di terapia, seguito con cura dal dottor Donatello Gemma, responsabile del reparto”.

Vedere uno spiraglio di luce per un malato a cui era già stato detto che non ce l’avrebbe fatta, significa tanto, anche una piccola proiezione verso il futuro. E a Giuseppe Di Zazzo auguriamo di vincere la lotta!

Caty Paglia