Sono due le novità delle ultime ore circa la crisi in Comune a Sora.
La prima in ordine di tempo è la convocazione della Conferenza dei Capigruppo che il presidente del Consiglio comunale, Antonio Lecce, ha fissato per le 15 di lunedì 29 marzo, cioè dopodomani, in modalità telematica. All’ordine del giorno un punto solo, generico: Comunicazione del sindaco.
Ed allora, che cosa deve comunicare il sindaco sia alla maggioranza che all’opposizione? Per ora non filtra molto, ma è molto probabile che Roberto De Donatis butterà sul tavolo le questioni amministrative aperte che vanno necessariamente affrontate in modo che non si arrestino. Sul piano politico il tentativo del sindaco è di facile lettura: dico tutto a tutti e poi facessero come vogliono. Un modo come un altro per mettere la palla a centrocampo, con il primo cittadino che sveste i panni del capitano di una delle due squadre ed indossa quelli dell’arbitro. Vedremo se queste ipotesi saranno confermate o meno, ovvero se c’è dell’altro che bolle in pentola.
La seconda e forse più significativa novità, almeno rispetto ai rapporti interni della maggioranza e di conseguenza per l’approdo alla scadenza della consiliatura, arriva dall’incontro già fissato per le 12 di mercoledì quando di fronte si troveranno il sindaco De Donatis ed i tre consiglieri dissidenti: Franco De Gasperis, quindi Floriana De Donatis ed infine Alessandro Mosticone.
Come anticipato da Soraweb, i tre esponenti della maggioranza che hanno fatto mancare il numero legale all’ultimo Consiglio comunale, si sono messi intorno ad un tavolo per discutere le prossime mosse. Un’indiscrezione che ha trovato conferma verso le 17.30 di ieri quando sia De Gasperis che Mosticone sono stati notati mentre entravano nell’ufficio della De Donatis uscendone solo un’ora e mezza dopo. E qui non filtra nulla, anche se è evidente che al centro dell’incontro sono finite le questioni legate al Bilancio di previsione.
Insomma, si procede nel tentativo di trovare una soluzione alla crisi aperta in Comune dalle dimissioni del sindaco (lunedì 22) che ha venti giorni di tempo ritirarle.
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