Fede

Sora – Corpi Sacri in Santo Spirito

La religione cattolica mi è apparsa per molto tempo come la più rispettata delle divinità sensi, i più attenti alle forme e ai profumi del mondo. È qualcosa che si incontra anche con la tenerezza più profonda, avvincente e sorprendente. (JeanClair)

Si apre con la citazione la nota relativa a Corpi Sacri (nella CHIESA DI SANTO SPIRITO Arciconfraternita dell’Addolorata a Sora, Corso Volsci 100 dal 21 al 29 Settembre)

I Dettagli: CORPI SACRI è una videoinstallazione di Maria Cristina Reggio, composta da due schermi specchianti da posizionare nello spazio laterale di una chiesa, preferibilmente in una cappella. Sui due schermi scorrono ininterrottamente dodici raffigurazioni di Santi in movimento, sei da un lato e sei dall’altro, speculari.

Le sante sono dodici: Anna, Veronica, Cecilia, Agata, Veronica, Caterina da Siena, Rita da Cascia, Maria Maddalena, Marta, Caterina d’Alessandria e Lucia.

L’installazione è priva di suono perché è stata pensata per non disturbare la liturgia. Undici corpi prestati alle sante sono giovani, a sottolineare il corpo celeste, il corpo risorto che per l’eternità – secondo Agostino – manterrà il suo splendore e vigore giovanile. L’unica donna anziana, Sant’Anna, ci permette invece di celebrare, insieme agli altri santi, l’infanzia divino/umana del Redentore e di sua madre Maria. Per il resto, il minuto circa dedicato a ciascun Santo è stato realizzato seguendo l’agiografia ufficiale, isolando un episodio o un gesto simbolico dalla vita di ciascuno ed enfatizzandolo nello scatto.

Lo sfondo, identico per tutte, è un alone dorato che trasfigura i loro corpi in uno spazio eterno, ma gli abiti, le acconciature e gli oggetti sono attuali, poiché le tante donne non sono creature del cielo, ma esseri umani, figure di mediazione tra il cielo e il mondo. terra. Il tempo delle loro semplificazioni rallenta fino a raggiungere una tensione eratica assorbe una forte energia con la quale vuole catturare l’attenzione dello spettatore, dirottandone il pensiero per qualche minuto verso una contemporanea epifania del sacro.