Quando si avvicina la fine di una consiliatura, sovente si tirano le somme, si fanno i bilanci. Se c’è una questione che l’amministrazione in carica non ha definitivamente risolto, è quella dei Contratti di Quartiere, il mega progetto di riqualificazione che proviene da un robusto finanziamento che l’allora On. Di Stefano fece arrivare in città. Questa però è storia.
L’attualità dice che all’ultimazione del progettone manca più o meno il 30 per cento dei lavori. Salvo miracoli, la giunta De Donatis difficilmente riuscirà a metterci il timbro sopra decretando per se stessa un mezzo fallimento nel panorama della concretezza.
E non solo manca praticamente un terzo dei lavori, ma il Comune rischia pure un contenzioso milionario.
Sul piano pratico, lo dicono le immagini (e le immagini non mentono), parte del centro storico di Sora, compresa quella vicina a piazza Indipendenza, è a doppio binario: ai palazzi ristrutturati non seguono le opere di adeguamento e sistemazione del resto. Come, tanto per far un esempio, alcuni innesti di Vicolo Ospedale. Qui, lo ricordiamo, il dislivello di 10 centimetri circa creato tra la nuova pavimentazione e l’approccio a Corso Volsci, ha procurato diverse e rovinose cadute a ignari cittadini. C’è poi via Carnevale, che tutto sembra tranne un vicolo. Affaccia anche questa sul Corso, ma qui la pavimentazione è un fritto misto di vecchio asfalto e parziali rattoppi, con qualche attraversamento. Non è tutto, basta una breve escursione per comprendere come il Contratto non sia stato ancora rispettato.
Insomma, l’amministrazione uscente non può mostrare sul petto nemmeno questa medaglia impantanata tra materiali che cambiano, varianti al progetto, frettolose inaugurazioni, blocchi e ripartenze, un’infinità di polemiche e rassicurazioni poco rassicuranti.
Si dice spesso che in politica contano i fatti, cioè i risultati. Beh, questo non è stato colto. In cinque anni.
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