Dallo staff del Sindaco di Sora, riceviamo e pubblichiamo:
In Democrazia e soprattutto a livello cittadino, quello più prossimo ai bisogni della gente, il ruolo del Consigliere comunale costituisce un vero e proprio munus pubblico, che richiede serietà, partecipazione ma soprattutto equilibrio nell’esercizio del ruolo e delle funzioni.
Purtroppo giovedì in Consiglio comunale è andata in scena una delle pagine più scabrose della storia cittadina: i Consiglieri d’opposizione con i loro comportamenti hanno prima avvelenato il dibattito e poi inferto un forte schiaffo alla fiducia in loro riposta dai cittadini, provocando così un’alterazione della “democrazia di prossimità”, della quale la presenza in aula ed il dibattito consiliare costituiscono gli ingranaggi più delicati.
Proprio nel momento più importante dei lavori, sul punto relativo all’approvazione del Bilancio di Previsione, l’atto amministrativo più importante della consiliatura, all’inizio dell’esposizione dell’Assessore l’opposizione era totalmente assente.
Stupisce e rammarica, in primo luogo, lo scarso attaccamento al ruolo conferito loro dagli elettori; secondariamente desta perplessità il modus agendi dell’abbandono dell’aula che in concreto altro non è che una fuga dal loro ruolo di controllo e proposta, un disinteresse assoluto e sprezzante del patto di fiducia e rappresentanza siglato con gli elettori ed i cittadini.
È questo il modo di intendere ed interpretare il proprio ruolo di garanzia?
Le inesistenti e strumentali critiche su presunte torsioni del regolamento, nello specifico l’art. 44 e le fragili e farraginose argomentazioni poste dell’opposizione si scontrano con un ineludibile dato di fatto.
La maggioranza a ben osservare, a norma di Statuto e Regolamento, avrebbe potuto in pochi secondi portare a termine l’operazione di voto, come è accaduto in altri tempi, ma sarebbe stata un’occasione persa di fornire spiegazioni e discutere un bilancio che è stato per la prima volta nella storia del Consiglio presentato con slides esemplificative a vantaggio della migliore comprensione soprattutto dei cittadini che possono seguire i lavori del consiglio in televisione, in ossequio del principio della trasparenza amministrativa punto nevralgico del nostro programma.
Rientrata parte dell’opposizione, l’Assessore ha portato a termine la sua esposizione, sono stati discussi gli emendamenti presentati, ed a questo punto si è verificato un gravissimo vulnus del dibattito consiliare.
In dichiarazione di voto il Consigliere Pintori, noncurante delle regole e delle prassi, ha inscenato un vero e proprio comizio: i presenti hanno dovuto ascoltare un inopportuno proclama politico – elettorale letto con irritante velocità dal consigliere 5s, paladino del rispetto delle regole e primo trasgressore come dimostra una dichiarazione di voto che niente aveva a che fare con la delibera del bilancio.
Prima una contorsione della democrazia dei consiglieri d’opposizione, poi un’acrobazia funambolica che il Consigliere grillino ha consegnato alla storia, con il deludente risultato di un avvelenamento dei toni che la città non meritava.