Nel 2001 rischiò seriamente di diventare sindaco di Sora. Un pugno di voti, dopo un appassionante testa a testa, lo separò dall’eletto Francesco Ganino. All’epoca Mario Cioffi era esponente convinto del centrodestra. Veniva già da una consiliatura che lo vide impegnato nel ruolo di presidente del Consiglio comunale. In altre parole per dieci anni si è accomodato in Municipio, prima da una parte e poi dall’altra. Per ragioni affettive dovette fare un passo indietro. Poi le condizioni per ritentare l’avventura non si sono evidentemente create. Ma l’avvocato è rimasto comunque ai margini della politica. C’è chi giura che per un certo periodo strizzò l’occhio all’altro fronte, diverso dalla sua passione di qualche anno prima. Tramite i social ha conservato una discreta presenza sulla scena amministrativa, anche se dietro le quinte, in posizione di stand by. Ma per un’altra discesa in campo, sarebbe stata la terza, non se ne è fatto niente.
Ultimamente però ha intensificato la sua attività su facebook mostrando una evidente simpatia per il Movimento 5 Stelle. C’è chi lo dà per certo nella lista a sostegno del candidato sindaco grillino. E con lui, si mormora in città, anche una ex dipendente comunale. Eppure fino a poco tempo fa parlava della città e del suo futuro in altri ambiti, lontano un miglio dal M5S.
Fin qui, tranne i ripensamenti ‘politici’, nulla di particolarmente sensazionale. Quello che non si capisce è altro: con chi ce l’ha Mario Cioffi quando parla e scrive di discontinuità con il passato? Non ci pare affatto un verginello della politica, tantomeno uno appena atterrato sul pianeta proveniente dalla luna. Non è che per caso si riferisce alla continuità degli altri senza badare alla propria? Perché in questo caso non sarebbe molto credibile. E’ chiaro che ogni posizione è legittima, ma ci sono posizioni e posizioni. Il professionista sorano, qualora dovesse scendere in campo, sarebbe uno che proviene dal passato.