Come al Gioco dell’Oca. Non appena si avvicinano al traguardo tirano i dadi, beccano la casella sbagliata e tornano indietro. La sintesi ben si presta alla confusionaria situazione in cui si sono cacciati il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle e il gruppo civico.
Ieri l’ennesima, quasi monotona riunione per cercare concretezza. Alla fine la soluzione finale, cioè il nome del candidato sindaco, non solo non è stata trovata ma è apparsa ancora più lontana. I rumors dicono che restano in ballo il nome di Matteo Tuzi (per i civici) e di Valeria Di Folco (per i cinquestelle).
E il Pd? Chi forse avrebbe dovuto fare il nome della dottoressa responsabile dell’Unità di Cardiologia del Santissima Trinità, Maria Paola Gemmiti, vale a dire il consigliere comunale prima di maggioranza e poi di minoranza Augusto Vinciguerra, all’incontro non si è presentato. Il tam tam batte la notizia, tutta da verificare, che starebbe allestendo una sua lista. Un modo per rompere? Un modo per distinguersi rispetto alla coalizione? Non è chiaro, certo è che Vinciguerra alla riunione non c’era.
Non è tutto, all’interno del commissariato Partito Democratico sorano, celebre al mondo politico per la capacità di fare tessere e meno di conquistare voti, c’è un altro scoglio molto più complicato da affrontare: la questione della candidatura a sindaco della consigliera comunale Maria Paola D’Orazio. Data per certa in cima alle liste del raggruppamento misto in forza di esperienza e consensi, la delegata Anci non sta ricevendo il gradimento necessario per aspirare al massimo ruolo. E la cosa curiosa è che il Pd sembra un partito dimesso, non disposto a battagliare con gli ‘alleati’ per sostenerla, forse accontentandosi di soluzioni evidentemente meno solide. In altre parole il Pd sta scaricando quella che nel Pd ha più voti di tutti. Proprio lei, che da tempo ha ingenuamente consegnato a Posta Fibreno una lista già pronta. La D’Orazio ha capito che la stanno silurando ed a questo punto non sono escluse rappresaglie. E’ evidente che c’è qualcosa sotto, che qualcuno sta tirando le fila con l’obiettivo di sfiancare i ‘corridori’ ed imporre alla fine uno (o una) più fresco/a.
Lu