Imprimere la svolta, cambiare marcia, invertire la tendenza. Questo anima la discesa in campo del candidato sindaco Luca Di Stefano. I commenti al termine della presentazione di sabato sera nella villa comunale sono positivi: il giovane consigliere comunale ha le idee chiare, parla bene. Sa quello che dice ed ha già il piglio del leader. Usa parole semplici, efficaci e comprensibili. Pone l’accento sulla concretezza, entra nei dettagli svelando i primi provvedimenti che intende adottare, nonostante al voto manchino più o meno quattro mesi. Non filtrano acredine, risentimento verso nessuno. Anzi, si avverte chiaramente il rispetto per chi ha intrapreso strade diverse. Al suo fianco giovani preparati, disposti a metterci la faccia con passione, impegno ed umiltà. Una cosa emerge netta: la voglia di cambiare.
Non è un mistero che Sora da qualche anno a questa parte se la passa male, non è un mistero nemmeno che sono stati anni economicamente difficili aggravati dall’emergenza sanitaria. Ma la forza per ricominciare c’è. Ed alla fine, tirando le somme, emerge una realtà solida, un gruppo compatto che punta con decisione a centrare l’obiettivo. Forse è davvero ‘il momento della nostra generazione‘, come ha detto lo stesso candidato sindaco, che ha gettato sul tappeto subito alcuni risultati da cogliere nell’immediatezza. Decoro urbano, riqualificazione, rilancio turistico, sicurezza, viabilità, sostegno sociale e culturale, ma anche progetti di ampio respiro in grado di assicurare energia al motore di una macchina che procede lentamente da troppo tempo. Qualche interessante iniziativa è stata già anticipata, altre sono allo studio e finiranno nel programma solo se realizzabili, solo se condivise dal gruppo.
A queste si affiancano già suggerimenti e proposte, idee e contributi che arrivano su impulso della gente, dei cittadini. Fra le parole d’ordine, infatti, c’è ‘Ascolto‘. E poi il rinnovamento o innovazione digitale, la semplificazione burocratica, il rilancio di tradizioni storiche della città in grado di calamitare attenzione, cioè visitatori, quindi risorse per le attività produttive.
“Sono nato a Sora, sono figlio di questa città, sono cresciuto tra i miei coetanei vivendo a pieno le opportunità che questa città poteva offrire e può offrire. Mi piange il cuore vedere il mio paese soffrire in questo modo” ha detto Luca Di Stefano, candidato sindaco di Sora!