Fallisce l’ennesimo, ormai noioso tentativo di mettere d’accordo il centrodestra. Le indiscrezioni questa volta rimbalzano da via Cattaneo dove nel pomeriggio di ieri, in rapida successione, sono stati notati entrare in uno stabile, fra gli altri, il padrone di casa e responsabile di una parte di Forza Italia, Vittorio penultimatum Di Carlo. Quindi due esponenti di Fratelli d’Italia, vale a dire il consigliere di maggioranza critica Massimiliano bruciatore di candidati sindaco Bruni e il presidente del Consiglio comunale Antonio ci sto pure io Lecce. C’è poi chi giura di aver riconosciuto anche la rappresentante dell’Udc Simona Mastroianni, che del tutto casualmente compare sulla scena politica ed amministrativa solo adesso che si vota.
Tante parole e pochi fatti. L’obiettivo era uno soltanto: convincere il responsabile della Lega, Lino montagna Caschera ad aderire alla ‘federazione’ di centrodestra.
Ma il consigliere responsabile delle manutenzioni ancora una volta ha tenuto duro. Anzi, avrebbe rilanciato. Se fino a qualche giorno fa il suo candidato sindaco era l’uscente Roberto sfasciatutto De Donatis, ora Caschera avanza l’ipotesi di una sua candidatura a sindaco. Un bluff, come quelli che si fanno a poker. Perché Caschera sa benissimo che non andrebbe da nessuna parte, nemmeno in testa al centrodestra. Magari se si votasse solo alla Selva la fascia tricolore non gliela toglierebbe nessuno. Ma purtroppo per lui si vota in tutta Sora.
E così le posizioni sono rimaste inalterate. Il centrodestra resta spaccato. Evidentemente chi lo pilota non ha ancora compreso che la tattica è sbagliata e che è necessario cambiare strategia. Il tempo scorre, intanto.