POLITICA

SORA – COMUNALI, BRUNI: ‘UN PASSO INDIETRO? SOLO SE LO FANNO TUTTI’

Non mi è stato chiesto, se mai dovesse succedere non avrei problemi a dare la mia disponibilità. Naturalmente insieme agli altri referenti del centrodestra‘.

Massimiliano Bruni, consigliere comunale di maggioranza di Fratelli d’Italia, commenta così le voci che circolano in città secondo le quali il candidato sindaco in pectore del centrodestra Giuseppe Ruggieri avrebbe chiesto un passo indietro ai responsabili cittadini della coalizione. ‘In linea di principio l’eventualità non mi entusiasma – aggiunge Bruni – ma se si trattasse di un accordo politico non esiterei ad accettare‘.

In altre parole Bruni sostiene che nel caso dovrebbe essere una scelta condivisa anche da Forza Italia e dalla Lega. Passi per Forza Italia e quindi per Vittorio Di Carlo, ma la Lega che c’entra? Forse il movimento di Salvini e quindi il consigliere comunale Lino Caschera ha deciso di aderire alla coalizione di centrodestra? Le cose non stanno affatto così. Caschera in questo ultimo periodo sta parlando con Adamo Pantano,  sub Commissario del Partito Democratico, che tirandolo per la giacchetta sta cercando di portarlo in zona Cioffi – Cinquestelle. Ma Caschera è uomo di peso e difficilmente il sindaco di Posta Fibreno riuscirà a spostarlo di qualche centimetro. Anche perché più il tempo passa e più Caschera si sente ago della bilancia da far pendere, nell’eventuale ballottaggio, da una parte piuttosto che dall’altra. Tradotto: non ha rinfoderato le ambizioni di scendere in campo direttamente da candidato sindaco con due o tre liste.

Quindi nel centrodestra la coalizione a tre e spiccioli resta un miraggio. Poco fa, entrando nella sede della Lega a Frosinone dove alle 19.30 era in programma un direttivo, Caschera ha ribadito: ‘Nessuna decisione, parliamo con tutti: centrodestra e civici‘. Le condizioni per l’accordo a destra quindi ancora non si trovano e tutto è in alto mare. Un po’ come nel Pd – M5S dove la candidatura a sindaco resta il nodo da sciogliere. Se dovesse propendere una parte rispetto all’altra, il Pd rischia di sciogliere pure le righe con una fuga di massa.