Lo scontro, nemmeno tanto acceso, tra i consiglieri Massimiliano Bruni e Alessandro Mosticone lascia intravedere un ritorno del primo verso le posizioni del sindaco Roberto De Donatis. O almeno questa è l’impressione. Perché se da una parte Bruni sostiene che Fratelli d’Italia sta cercando soluzioni alternative al sindaco uscente, dall’altra andrebbe considerato che le comunali non si terranno più in primavera ma in autunno e quindi la possibilità di un mutamento dell’attuale scenario non appare affatto remota.
Anche perché Bruni, insieme al forzista Vittorio Di Carlo, fino a qualche giorno fa andava cercando qualcuno da candidare a sindaco. Ora però le bocce sono ferme e non va esclusa l’ipotesi che Bruni torni all’ovile, nonostante le frizioni con il primo cittadino e la conseguente marginalizzazione che ha dovuto ingoiare ob torto collo. Del resto Bruni che difende la maggioranza e di conseguenza il sindaco De Donatis suona strano, se poi la difende solo per attaccare Mosticone è un altro paio di maniche.
In ogni caso, in politica vale tutto e il contrario di tutto, concetto che a Sora trova applicazione ferrea. Se così non dovesse essere pronti a dargliene atto, ma solo di fronte a dichiarazioni inequivocabili. Converrà l’ex responsabile dei lavori pubblici che lo slittamento delle amministrative ha rimesso alcune delle certezze acquisite nel calderone della confusione. Per cui se Bruni dovesse davvero proseguire per la sua strada con il centrodestra mostrerebbe coerenza e credibilità. Se, al contrario, dovesse avere un ripensamento, sarebbe evidente che Mosticone non c’entra nulla.
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