“Stamattina dovevo recarmi in comune e, poichè sono su una sedia a rotelle, mi sono diretto verso l’ingresso posteriore per utilizzare l’apposito scivolo”. Inizia così la segnalazione di un nostro lettore, protagonista suo malgrado di un episodio davvero spiacevole.
“Purtroppo – prosegue – a causa di alcuni lavori concomitanti in quella stessa area (che ora sono interrotti), mi sono ritrovato di fronte ad uno scalino di diversi centimetri di altezza, ostacolo insormontabile e che mai avrei potuto affrontare da solo. A quel punto, con non poco imbarazzo, ho dovuto chiedere aiuto ad un passante che, molto gentilmente, mi ha permesso di arrivare fino al portone. Disavventura finita? Neanche per sogno. Avendo trovato l’entrata chiusa, ho pigiato il campanello ma mi sono immediatamente accorto che era rotto. Non ho potuto fare altro, dunque, che iniziare a battere con forza sul portone, nella speranza di essere sentito, cosa che è accaduta molti minuti dopo. Morale della favola: mezz’ora per entrare in Comune. E’ incredibile che non si possa mettere mano ad un problema risolvibile in 5 minuti d’orologio!”.
La speranza è che, dopo questo amaro e giustificato sfogo di un sorano con gli stessi diritti di tutti i suoi concittadini, chi di dovere possa rimediare a questa vera mancanza di rispetto.