Ieri pomeriggio, a quanto pare, su disposizione della Asl Frosinone Distretto C la scuola di Campopiano è stata chiusa, i bambini e il personale scolastico posti in isolamento fiduciario.
La questione sembrerebbe semplice ma nasconde alcuni lati oscuri.
Il giorno 12 ottobre, un centinaio di famiglie sono state avvisate telefonicamente, da funzionari della ASL, che i loro bambini dal giorno 9, cioè retroattivamente, erano stati posti in isolamento fiduciario.
L’istituzione scolastica, su richiesta dell’organo competente, ha trasmesso nello stesso giorno della richiesta, il 9, gli elenchi degli alunni per avviare le procedure del caso a carico della ASL.
Il giorno 10 e 11 erano sabato e domenica quindi non è partita nessuna comunicazione.
Il protocollo di comportamento in caso di COVID 19 prevede una stretta collaborazione tra scuola e ASL ma l’onere di avvisare e coordinare le informative che devono notificare l’avvio dell’isolamento fiduciario sono a carico della stessa ASL. In questo caso specifico ci sono diversi aspetti che forse non hanno funzionato a pieno: i funzionari della ASL, telefonicamente, hanno divulgato le generalità dell’insegnate risultata positiva che avrebbe fatto scattare il protocollo di sicurezza anti COVID; la norma prevede che tale protocollo deve indagare sui “contatti prossimi” avuti nelle 48 ore precedenti alla somministrazione del tampone risultato positivo.
I bambini in questione sono entrati in contatto l’ultima volta con l’insegnante il giorno 30 settembre ben cinque giorni prima che si sottoponesse al controllo del tampone, per cui il protocollo è stato disatteso.
Chi deve vigilare sul rispetto delle regole in vigore?
A fine giornata del giorno 13 ancora non vi sono comunicazioni certe da parte della ASL, a parte delle telefonate.
Alcuni genitori, contattati dalla nostra redazione, hanno tenuto a rinnovare la stima e la fiducia nell’istituzione scolastica che in questo caso si è mossa con tempestività e prontezza, rispettando le norme in vigore.
