POLITICA

SORA – CENTROSINISTRA, LA GEMMITI SI PRESENTA

Chi sono – Mi chiamo Maria Paola Gemmiti, ho 47 anni e sono la Responsabile del Reparto di Cardiologia dell’Ospedale SS. Trinità di Sora. Sono sposata e madre di tre figli. Questo per l’anagrafe e l’albo professionale. Passando a chi sono davvero, mi piace sottolineare un aspetto che ritengo importante: sono abituata a fare un passo in avanti nei momenti più difficili. Sora è proprio in una fase del genere: vive una pericolosa involuzione da almeno un decennio. È una città che sta invecchiando perché i morti sono il doppio dei nati, un luogo dove stimoli e forze diminuiscono anno dopo anno, dove i genitori vivono temendo il momento in cui ii figli arriveranno a 19 anni e andranno via da casa per crearsi un futuro altrove. Quante volte abbiamo sentito un padre e una madre pronunciare la frase “Dopo la maturità mio figlio non tornerà più qui”? Quante volte abbiamo sentito un giovane dire “A Sora non c’è niente”?. Questa è la realtà che viviamo e che io non intendo assecondare voltandomi dall’altra parte. Oggi Sora è in seria difficoltà ma può ancora farcela, a patto che sia disposta a rimboccarsi le maniche, abbassare la testa e lavorare sodo.

Perché sono candidata a Sindaco – Io ho semplicemente risposto presente. Il perché della mia candidatura a Sindaco di Sora va ricercato nella convinzione delle persone della coalizione che mi onoro di rappresentare nell’individuare il mio nome, il mio modo di essere e il mio modo di rappresentarli. Com’è noto non mi sono certo “autoproclamata” candidato Sindaco, né lo sono diventata per questioni “ereditarie”: al contrario, sono stata scelta per fiducia politica nelle mie capacità di confronto e mediazione. Sono state quindi utili le numerose riunioni durate diverse settimane, necessarie ad arrivare all’attesa “fumata bianca”, per far sì che tutti visionassero la coalizione nella sua forza e infine il mio nome a capo di essa: nelle squadre, del resto, funziona così. Il bene del collettivo è prioritario rispetto a quello del singolo: lo ha dimostrato Maria Paola D’Orazio, quando ha rinunciato pubblicamente alla sua candidatura indicandomi come persona in grado di fare sintesi all’interno della nascente coalizione che oggi rappresento. Ed è proprio dal concetto di squadra che intendo iniziare la mia campagna elettorale. Nella mia vita lavorativa di tutti i giorni, al di là dell’aspetto medico molte delle mie energie sono concentrate a comporre una buona squadra: una spina dorsale di esperienza (Medici ed infermieri più esperti), un buon numero di giovani di talento e tutti ogni giorno disposti al sacrificio e alla corsa. Il tutto sotto lo sguardo attento e giudizioso ed equilibrato di chi ha la Responsabilità di gestire il gruppo, di creare il senso di appartenenza ad una divisa che è una vocazione. Sento quindi questa esperienza elettorale e auspicabilmente di governo molto vicina a questo modo di pensare e agire la squadra. La nostra vocazione è il rispetto per la città e la grande passione nel perseguire il suo bene. Questo sarà il mio ruolo. Così è stata costruita la nostra squadra! Tutti rappresenteranno un valore aggiunto, nessuno sarà nascosto all’opinione pubblica solo perché ha già amministrato in precedenza o perché avanti con l’età. Insomma, la mia è stata una chiamata alle armi, naturalmente in senso figurato, dalla serenità dal mio studio medico alle turbolenze del Municipio, fine.

Cosa voglio fare da Sindaco di Sora – Non esploderemo fuochi d’artificio elettorali promettendo di portare il mare a Sora. Né fomenteremo la gente con la questione della presunta superiorità sorana rispetto al territorio circostante, anche perché questa storiella della città leader e punto di riferimento di tre valli nell’epoca della fermata TAV ad appena 30 km è assai retrograda. Al contrario, presenteremo un programma che tenga conto dello stato di salute delle casse comunali. Ci impegneremo in modo ossessivo nella ricerca di possibili opportunità e finanziamenti. Porteremo a termine i progetti avviati dall’amministrazione uscente. Ci adopereremo con tutte le nostre forze per ricostruire, insieme ai Comuni circostanti, quei rapporti politici completamente devastati da una visione di Sora chiusa in sé stessa, isolata politicamente, sola e quindi inefficace nell’affrontare e risolvere i grandi temi (Ospedale, Acea, Conca ecc.). Questo passaggio sarà di fondamentale importanza per riparare gli inestimabili danni perpetrati da rappresentanti politici locali che si sono variamente, autonomamente e alternativamente politicamente collocati negli ultimi 20 anni, indirizzando malamente il destino di un’intera comunità che non è riuscita a crearsi radici politiche solide che la sostenessero. Tra l’altro, questa pessima impostazione rischia seriamente di tornare proprio nelle imminenti elezioni amministrative: basta prestare un po’ di attenzione al panorama elettorale per capire bene cosa intendo. Bisogna categoricamente impedire ai professionisti del divide et impera di spingere Sora nel baratro relegandola a vivere l’ennesimo quinquennio di isolamento. Per contrastare tutto questo abbiamo deciso di tornare alla vera politica, quella in cui i candidati sono il frutto di scelte condivise, quella che trova un equilibrio tra le forze civiche e i partiti, che in tal caso tornano ad essere gli avamposti di un territorio, l’eco delle esigenze dei cittadini sorani, che ha necessità di arrivare fino alla Pisana e a Palazzo Chigi. È stato scritto che la nostra coalizione è civica e progressista. Cosa significa? Tante e ricche sono le anime civiche della nostra coalizione, ma è forte anche il sostegno politico e la capacità organizzativa del Partito Democratico che farà sì che Maria Paola Gemmiti avrà comunque i suoi riferimenti in tutti i più importanti palazzi istituzionali. La continuità politica: questa è la garanzia più grande che noi possiamo offrire ai nostri concittadini.