Una grande e sentita partecipazione di cittadini ha impreziosito di significato le celebrazioni per il IV Novembre – Giornata delle Forze Armate e del Combattente, promosse dall’Amministrazione Comunale di Sora.
Le manifestazioni hanno preso il via in località Carnello dove il Sindaco di Sora Ernesto Tersigni, insieme al Sindaco di Isola del Liri Luciano Duro ed al Consigliere Comunale di Arpino Valentina Polsinelli, ha deposto una corona al Monumento ai Caduti.
Le manifestazioni sono proseguite nel centro storico di Sora.
Alle 10.30, da Piazza Esedra, ha preso il via il corteo: hanno sfilato le Autorità militari, civili e religiose, le Rappresentanze Combattentistiche e d’Arma, il Picchetto d’Onore del 41° Reggimento “CORDENONS”, gli alunni degli istituti scolastici e i numerosissimi cittadini.
Il corteo ha raggiunto piazza Alberto La Rocca, dove il Sindaco Ernesto Tersigni ha deposto la Corona presso la Cappella ai Caduti.
Quindi, alcuni studenti della Scuola “Beata Maria De Matthias”, del 1° Istituto Comprensivo e del 2° Istituto Comprensivo, hanno letto pensieri, poesie e riflessioni sul tema della giornata. Presenti anche numerosissimi allievi degli Istituti Secondari di II Grado di Sora.
A causa del maltempo i discorsi delle autorità si sono tenuti all’interno della Chiesa di Santa Restituta, messa gentilmente a disposizione dal Parroco Mons. Bruno Antonellis. Speaker ufficiale della cerimonia l’Addetto Stampa Ilaria Paolisso.
Ha aperto gli interventi Rodolfo Damiani per l’Associazione Aereonautica: “Fratelli d’Italia, da questo giardino di pietra che custodisce i resti ed è il memento di quanti si sono sacrificati per la Patria libera, unita e democratica, traiamo la forza di operare per ridare all’Italia dignità come Nazione ed ai suoi figli il progresso sociale e democratico nel solco dell’esempio dei nostri Padri”.
A seguire ha preso la parola Antonio Corsi, Presidente della Sezione di Sora dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia: “Il 4 novembre si deve dare voce alla cultura della pace e della vita, deve essere il giorno della “memoria” per non dimenticare gli orrori della guerra ed il valore supremo della pace. Oggi ricordiamo coloro che, indistintamente, si sono battuti e sacrificati affinchè il nostro Paese potesse costituirsi Repubblica Unitaria”.
A chiudere gli interventi il Sindaco Ernesto Tersigni: “Ancora una volta Sora ha risposto con entusiasmo al nostro invito: celebrare insieme in modo autentico e sentito la Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Non è un caso che i giovani partecipino con entusiasmo alle celebrazioni di questa ricorrenza. Il seme della coesione nazionale, germogliato nella terra italiana il 17 marzo 1861 e uscito rafforzato dopo la vittoria della I guerra mondiale che oggi commemoriamo, è un valore che va custodito ed alimentato proprio nel cuore delle giovani generazioni. Per questo oggi voglio lanciare un messaggio, un messaggio di speranza: sentiamoci orgogliosi di essere italiani, difendiamo la fierezza delle origini comuni e lavoriamo nel bene e nell’interesse della nostra Patria. Lo dico a noi politici, in primis, ma mi rivolgo anche a tutti voi. So che è difficile reagire a questo momento di difficoltà sia economica che sociale che ci troviamo ad affrontare, so che è difficile nell’Italia delle mille crisi e degli stati di emergenza non lasciarsi andare allo sconforto. Ma, cari concittadini, dobbiamo farlo. In che maniera? Guardando al passato, alla nostra storia. Pensate che sia stato facile per gli italiani rialzare la testa dopo la sconfitta di Caporetto? Eppure, dopo quel terribile disastro, l’Italia si rimise in piedi e vinse una guerra tra le più spaventose mai vissute. Allora vincemmo una guerra con un prezzo altissimo, oggi ci aspettano scelte altrettanto difficili perchè si ripercuoteranno profondamente sulle nostre comunità per i prossimi anni.
Ripartiamo, allora, da quel quattro novembre. Rimbocchiamoci le maniche e non deleghiamo sempre ad altri le iniziative indirizzate ad una reale ripresa ed ad un’efficace rinascita. Agiamo noi stessi con consapevolezza, corresponsabilità e senso di aiuto reciproco. Altrimenti il rischio che ci aspetta è quello del disimpegno civile e dell’ignoranza indifferente, vero cancro della nostra società”.
Il Primo Cittadino ha ricordato la figura del Carabiniere Medaglia d’oro Alberto La Rocca che il 12 agosto 1944 cadde a Fiesole sotto i colpi di un plotone d’esecuzione nazista per salvare la vita di 10 civili. Il Sindaco Tersigni ha annunciato che il prossimo anno, in occasione dei 70 anni dalla morte del giovane carabiniere, la città predisporrà una solenne cerimonia commemorativa. Un pensiero è andato al Maresciallo Capo Luca Polsinelli, vittima nel 2007 di un attentato terroristico in Afghanistan dove era impegnato in una missione di pace.
La cerimonia, alla quale hanno preso parte anche l’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo e la Società Operaia Mutuo Soccorso, si è conclusa con la solenne deposizione della corona alla lapide in ricordo del Carabiniere Alberto La Rocca.
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