Anche l’edizione 2021 del tradizionale “faone” di San Giovanni salterà a causa del Covid. Una decisione sofferta ma inevitabile. In tanti non sanno fino in fondo cosa c’è dietro l’antica manifestazione che si svolge ogni anno in occasione della ricorrenza di San Giovanni sul greto del fiume Liri. E diventa fin troppo facile, per questo motivo, puntare l’indice senza in realtà sapere che ci vogliono mesi e mesi per preparare l’evento, soprattutto da un punto di vista strettamente burocratico.
Nonostante le difficoltà, però, i ragazzi del comitato hanno sempre garantito lo svolgimento del falò che è stato stoppato solo a causa della pandemia.
“Il faone non morirà mai – ha dichiarato il presidente del comitato Aurelio Tedeschi – ma non c’erano le condizioni nel mese di gennaio, quando sarebbe dovuta partire la macchina organizzativa. È un’iniziativa tutt’altro che semplice ma a cui teniamo in modo particolare e ci dispiace davvero moltissimo che anche l’edizione di quest’anno sia saltata. Se le cose andranno bene l’anno prossimo finalmente torneremo ad illuminare il fiume ed il centro di Sora”.
Il faone di San Giovanni è molto di più che un semplice falò sul fiume ed è per questo che allo stato attuale non ci sono le condizioni per poterlo fare. “Ltradizione non finirà mai e faremo di tutto affinché venga conservata anche per le generazioni future”.Stessa decisione ad Arpino. Anche nella città di Cicerone dove la secolare tradizione portata avanti dall’associazione culturale Quartiere Colle non sarà rinnovata a causa dell‘emergenza sanitaria dovuta al Covid. Come si legge in un breve post niente Falò di San Giovanni oggi nella caratteristica piazzetta Sant’Andrea.
Roberta Pugliesi