Celebrati poco fa nella cattedrale Santa Maria Assunta i funerali del vice brigadiere dei Carabinieri Andrea Mingiardi spentosi ieri nell’ospedale di Alatri ad appena 32 anni.
Una cerimonia commovente e allo stesso tempo sobria per il giovane militare dell’Arma. Alla presenza di tutte le forze dell’ordine, la Santa Messa è stata officiata da don Eugenio, Cappellano del Comando dei Carabinieri del Lazio. Attraverso le emozionanti letture dell’affezionatissimo Comandante Domenico Cavallo, della moglie Sara, del fratello e della sorella, è stata ripercorsa la vita di Andrea. Una vita dedicata al prossimo che rimarrà di esempio per tutti.
“Oggi siamo qui colmi di interrogativi – ha sottolineato nella sua omelia il Cappellano Don Eugenio – per ricordare Andrea, che con la sua perseveranza e desiderio di vita, si è fatto prossimo per gli altri, in qualità di carabiniere e come giovane uomo. Tutti i presenti dimostrano che nel suo ricordo si può continuare a camminare con lui verso l’aurora, non verso il tramonto. Sì, perché attraverso la memoria è possibile raccontare e vivere nuove storie che ci legano ad Andrea”.
Sinceramente provati da tale perdita anche i sindaci di Campoli Appennino, Pescosolido e Sora che erano vicini alla consorte. Commovente è poi stata la lettura del Comandante della Stazione di Sora Domenico Cavallo che ha parlato da persona molto vicina al giovane carabiniere e alle sue problematiche di salute che stava supportando insieme alla neo moglie Sara. “Abbiamo avuto l’onore di conoscere la tua freschezza, il tuo sorriso e infine il grande coraggio che hai mostrato per la situazione che stavi vivendo – ha spiegato il Comandante Cavallo -. Ma, in tal senso, ci hai fatto conoscere la verità, il bello e la serenità e la tua famiglia è diventata la nostra famiglia. Grazie a te ci terremo tutti stretti in un abbraccio unico tra la famiglia dell’Arma e i tuoi cari: tua moglie Sara, i tuoi fratelli Concetta, Anna e Armando, carabiniere come te, tua madre Giovanna e tuo padre Mario. Sarai sempre parte della nostra squadra/famiglia. Ciao Andrea“.
Si sono poi susseguiti i ringraziamenti e le varie poesie che lo rappresentavano. Sara, la neo moglie, sposata poco prima di congedarsi, ha raccontato della loro unione per la vita, un amore immenso e solido che non si dissolverà mai. Infine, il messaggio istituzionale dal Comando per un giovane promettente che aveva già ottenuto grandi successi. “Giovanissimo, appena 32enne originario di Catania e da 5 in forza alla Stazione Carabinieri di Sora – Andrea Mingiardi era un militare fiero e sempre disponibile, impeccabile nella sua uniforme che indossava con orgoglio. Si era fatto apprezzare per le innate capacità professionalità ed una tenacia fuori dal comune. Stava studiando per diventare vice Brigadiere e desiderava svolgere servizio al Nucleo Radiomobile, perché voleva aiutare le persone. Così diceva Andrea. Nella mattina di sabato scorso è stato colto da un malore. Trasportato d’urgenza all’ospedale di Frosinone e poi di Alatri, Andrea ha combattuto strenuamente la sua ultima battaglia, resistendo per alcuni giorni, circondato dall’affetto dei suoi cari e dei colleghi di tutti i reparti del Comando della Compagnia Carabinieri di Sora e Alatri, nonché del Comando Provinciale di Frosinone che non lo hanno mai lasciato. Purtroppo, un’ulteriore complicazione è stata tanto grave da non essere superata“. Da un lato la sofferenza per l’ineluttabilità del fato e dall’altro l’opportunità di poter contare sull’affetto profondo di una seconda famiglia: l’Arma dei Carabinieri.
Caty Paglia