Non giocano più di fioretto i presidenti del Sora Calcio, Fabio Attianese e Andrea Pecorelli. In un testo molto esplicito, da cui traspare rabbia, determinazione e amarezza, i due patron mettono i paletti e dicono chiaramente che non si assumeranno altri costi rispetto a quelli dovuti, oltre ad aprire la “caccia ai gufi”. Per chi non fosse chiaro, ecco il testo diffuso dalla società bianconera:
“Questa e’ Sparta.
I panni li stiamo lavando in casa.
W le riunioni carbonare….ma senza pasta.
La dama del Castiello si chiama Alessandra.
Se si parte la domenica, si perde sicuro.
Lillo la birra non la vuole.
Avviso ai gufi: è aperta la caccia!!!
Finiti i messaggi in codice, ecco, di seguito, quelli chiari e comprensibili a
tutti. Questa società, dalla data odierna, non si farà più carico di ulteriore
dispendio di energie economiche diverse da quelle assunte con i propri
tesserati, che meritano il rispetto dovuto e non devono più subire ritardi a
causa di altre questioni non ascrivibili alle nostre responsabilità.
Non siamo disposti a tollerare oltre anche alcuni atteggiamenti minatori
assunti da chi farebbe meglio a farsi un attento esame di coscienza.
Da oggi, ognun per sè, rispetti gli impegni assunti nei tempi e nei modi
scelti e sottoscritti.
Se il Sora Calcio subirà ulteriori punti di penalizzazione, con quanto ne
consegue, la colpa sarà di chi non ha rispettato gli impegni.
Se il Sora Calcio non potrà iscriversi al prossimo campionato, con quanto ne
consegue, la colpa sarà di chi non ha rispettato gli impegni.
Uomo (o uomini) avvisato, mezzo salvato.
Over and Out”.