Forse è il caso di spiegare, una volte per tutte, quanto è costata finora (e se sono previste ulteriori spese) la realizzazione (e l’eventuale completamento) dell’area attrezzata di Rione Napoli. Se da una parte non si può fare a meno di salutare benevolmente l’iniziativa di riqualificazione, dall’altra emergono serie perplessità per l’emorragia di risorse economiche dalle casse comunali. Non bastavano i circa 9.000 euro per il terriccio da sistemare sotto le aiuole dal fondo calcareo. Non sono bastati altri 33.500 euro per l’assunzione di sei addetti alla pulizia, guardiania e manutenzioni varie. Ora si aggiunge un’altra ‘spesetta’ da circa 3.000 euro per l’impianto di illuminazione del campo di padel (nella foto). La determina è del 15 giugno (e chi l’ha stilata dovrebbe magari sapere che l’inaugurazione – intitolazione è stata già fatta il 6 giugno).
In ogni caso nell’atto si legge: si devono installare e collegare i cavi elettrici, di adeguata sezione passanti all’interno dei tubi corrugati interrati posizionati lungo il perimetro laterale del campo di giuoco ed al di sotto della piattaforma di cemento, alla cassetta elettrica dell’Enel. Inoltre, a quanto su descritto, si deve installare di fianco alla cassetta elettrica dell’Enel un quadro elettrico da esterno in robusta struttura metallica secondo quanto prevede la normativa di riferimento dotato di magnetotermici, interruttori differenziali e quanto altro per l’accensione dei quattro fari illuminanti la struttura di gioco. Il tutto per dare al campo di padel una destinazione di completezza, efficienza ed ulteriore incremento di redditività anche nelle ore serali e notturne della giornata visto che per l’utilizzo dell’opera è prevista una tariffa oraria per ciascun giocatore.
Da qui l’incarico ad una ditta di Isola del Liri affinché provveda all’intervento richiesto. La domanda è semplice: ma nel progetto non era previsto? E poi: sono finite le spese o c’è altro da fare? Ed infine: è possibile sapere quanto è costata l’opera pubblica? Magari il sindaco Roberto De Donatis lo farà sapere. Lo avremmo chiesto al consigliere Massimiliano Bruni ma da tempo non ha più la delega.