Dal presidente del Cda di Ambiente S.p.A., Daniele Tersigni, riceviamo e pubblichiamo:
“Le dichiarazioni rese pubbliche dalla minoranza consiliare di Sora, che riguardano l’attuale stato di salute dell’Ambiente S.p.A, sono del tutto slegate all’effettiva realtà dei fatti.
Per questo motivo, in qualità di presidente, ritengo giusto definire, una volta per tutte e senza possibilità di smentite, la situazione finanziaria della società. Per farlo, occorre partire da una base certa, rappresentata dalle poste di bilancio rilevate nel corso degli anni.
Ebbene, al momento della mia nomina (settembre 2012), l’Ambiente S.p.A., oltre ai normali debiti di una gestione caratteristica, si presentava con un ulteriore milione di euro di debiti di varia natura, manifestati nel corso degli esercizi precedenti, così suddivisi:
€ 250.000,00 circa per cause di lavoro;
€ 517.000,00 circa per fatture non incassate nei confronti del Comune di Sora, come da contenzioso;
€ 250.000,00 circa per mancato pagamento di prestazioni professionali del progettista del centro di compostaggio.
A questo proposito, non posso non sottolineare che, da amministratore di società, faccio molta fatica a comprendere come si sia potuti giungere, attraverso scelte politico-amministrative, ad una situazione di così elevata criticità.
Per quanto riguarda le cause di lavoro, abbiamo raggiunto un ottimo risultato, arrivando ad accordarci a circa 40mila euro (risparmiando, come evidente, oltre 200mila euro ed eliminando l’elevato rischio di soccombere in sede giudiziale).
In merito alla causa tra Ambiente S.p.A. e Comune, vero ostacolo alla stipula del nuovo contratto e all’avvio della raccolta differenziata porta a porta, ad oggi è stata riproposta un’azione legale per il riconoscimento di una parte di lavori per circa 367mila euro. Si è giunti a questa cifra a seguito di uno stralcio, da parte dell’amministrazione comunale, di alcune posizioni ritenute non dovute. Oggi, dopo oltre 6 anni, si sono finalmente create le giuste poste debitorie sul bilancio comunale; poste che, fino ad oggi, non erano mai state create. Vorrei evidenziare, inoltre, che il fondo di copertura del rischio di non riconoscimento è stato incrementato, nel corso del bilancio del mio primo anno, da 180mila a 270mila euro.
Sul pagamento delle prestazioni professionali del progettista del centro di compostaggio poi, la situazione è molto chiara: tali prestazioni provenivano dall’encomiabile progetto di realizzazione del centro di compostaggio comunale e raccolta differenziata, finanziato dalla Regione Lazio per circa 3milioni. La precedente amministrazione Comunale ed il Consiglio d’amministrazione di Ambiente S.p.A. di quel periodo, con il parere negativo dell’Avvocato nominato dalla società, ritennero opportuno rifiutare la realizzazione di tale progetto, rimandando indietro i fondi regionali. Peccato che non abbiano chiuso la partita con il professionista, lasciando insoluti i conti e l’Ambiente SpA si è vista condannare dal Tribunale di Roma al pagamento di tutto il compenso, comprensivo degli interessi maturati nel corso degli anni.
E’ sempre merito di questo Consiglio di Amministrazione che è riuscito a transare tale partita risparmiando altri 100mila euro di soldi pubblici.
Riepilogando in parole semplici, c’era oltre un milione di euro, celato nel bilancio dell’Ambiente S.p.A., che prima o poi avrebbe provocato il dissesto e il fallimento della società. Oggi, invece, in collaborazione costante con l’attuale amministrazione comunale, si sta cercando di ristabilire valori di bilancio sani, che ci consentano di operare al meglio per il nostro scopo e di acquisire quei nuovi servizi che permettano il giusto equilibrio di bilancio.
L’Ambiente S.p.A. nasce per la gestione dei rifiuti, questo è chiaro. Forse, però, molti non sanno che, nel corso degli anni, ha avuto in affidamento altri servizi e/o contratti, con la conseguenza di un notevole aumento della forza lavoro; successivamente, soprattutto dal 2006 al 2010, i contratti non sono stati rinnovati ma il personale aggiuntivo, e di conseguenza il suo costo, è rimasto in carico alla società.
Nel Consiglio comunale del 29 novembre 2013, in modo scorretto e per nulla documentato, sono stato definito inadeguato per il mio ruolo e l’Ambiente S.p.A. definita come un peso sempre maggiore sul bilancio comunale. Niente di più falso! Lo dimostrano i numeri: che nell’anno 2006 l’Ambiente S.p.A. pesava sul bilancio comunale per € 2.691.320,95 e nel bilancio 2012 ha pesato per € 2.641.005,86 (da tener presente che l’importo è comprensivo delle rivalutazioni monetarie ed inflazionistiche).
E’ profondamente sconcertante ed irresponsabile, affermare, che l’attuale Consiglio di Amministrazione dell’Ambiente Spa abbia creato degli enormi passivi, per di più dicendo che tali passivi (inesistenti) andrebbero a gravare sulle tasche dei cittadini.
Fino ad oggi siamo rimasti in silenzio, imponendoci di lavorare con serietà, onestà e passione, ma ora non siamo più disposti a tollerare questi attacchi gratuiti e strumentali alla società Ambiente S.p.A.. Una società che ci sforziamo di condurre con il massimo dell’impegno e della volontà. Basta con le falsità, a tutela del mio operato, di quello del Consiglio d’amministrazione e del buon nome della società Ambiente S.p.A., siamo pronti ad intraprendere, nelle sedi opportune, tutte le azioni che riterremo giuste”.