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SEX IN THE CITY – PROMETTEVA A GIOVANI RUMENE UN LAVORO IN ITALIA, MA POI LE FACEVA PROSTITUIRE

Individuata dalla Squadra Mobile di Frosinone, in Romania, la “primula rossa” dell’associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, smantellata nei mesi scorsi dagli stessi investigatori di Frosinone.

“Sex in the city” il nome dell’operazione della Polizia di Stato che aveva portato all’arresto, a giugno scorso, di quattro dei sei componenti la banda malavitosa, tutti cittadini rumeni accusati di far venire in Italia, con la promessa di un lavoro onesto, proprie connazionali per poi obbligarle, anche con la violenza, a prostituirsi nella zona ASI del capoluogo.

Dopo l’arresto a settembre di quest’anno del quinto componente, una scrupolosa attività d’indagine porta finalmente sulle tracce di colui che muove le redini dell’organizzazione criminale: un trentenne rumeno.

A condurre al giovane, oltre alle intercettazioni telefoniche, i trasferimenti di denaro, tramite il circuito Western Union, del provento dell’attività criminale, tutti diretti al capo banda presso una cittadina della Romania.

Le precise indicazioni fornite all’Interpol dagli investigatori della Squadra Mobile di Frosinone consentono, circa 10 giorni fa, alla Polizia Rumena di rintracciare il giovane ed arrestarlo, per poi avviare la procedura dell’estradizione in Italia.

Stamattina la consegna dell’uomo nelle mani degli agenti della Mobile, presso l’aeroporto di Fiumicino, ed il suo accompagnamento presso la Casa Circondariale frusinate affinché risponda, dinanzi all’Autorità Giudiziaria italiana, delle pesanti responsabilità addebitategli.