Dal sindaco di Broccostella, Sergio Cippitelli, riceviamo e pubblichiamo.
La Giornata Internazionale della Donna non è una festa ma piuttosto l’occasione per un momento di riflessione che ci richiama tutti alle nostre responsabilità. Sono davvero troppi gli episodi di cronaca che vedono le donne vittime della violenza bruta; è inaccettabile che si giustifichi ancora una “cultura” maschilista in base alla quale la donna è subordinata al maschio. E’ questo il vero scopo della giornata Internazionale della Donna: parlare di “violenza sulle donne”, parlare di “violenza di genere” affinché si riesca a portare alla luce – per poterlo sconfiggere davvero – un fenomeno che va contrastato in tutti i modi e in ogni luogo.
Ogni volta che una donna è vittima di violenza, è una sconfitta per ognuno di noi. Ognuno di noi compone la “società”, e dunque prima di tutto singolarmente dobbiamo agire e farci portatori di una cultura sana, egualitaria, dove donne e uomini sono di fatto sulla stesso piano. Il “Rispetto per l’altro” deve essere il valore fondante delle nostre comunità. Ogni volta che il mio pensiero va alle donne vittime di un bruto – donne di grande intelligenza e cuore come la cara Gilberta Palleschi – mi sento indignato, resto sgomento, e per un attimo mi sento anche impotente di fronte a tanta malvagità.
Poi però sento forte il Dovere di impegnarmi – come genitore, come marito, come imprenditore, come rappresentante delle Istituzioni – affinché non accada più, affinché non si debba più piangere una figlia, una madre, una zia, una sorella. Sono tante le donne che soffrono in silenzio tra le mura di casa, donne vittime di stalking, di discriminazioni: il mio invito è di parlare, di denunciare, di non restare in silenzio.
Il mio pensiero va a loro, a chi soffre e non sa come uscirne, a chi ha perso la vita per la follia che acceca. L’amore non è uno schiaffo. L’amore non è sofferenza. L’amore non è prevaricazione e violenza.