La scomparsa del sen. Ignazio Vincenzo Senese suscita emozione, memorie, affetti, sentimenti ed intensa gratitudine. È stato un “vero artigiano” della politica locale, con uno stile unico ed inimitabile.
Il “nostro senatore” ha firmato le più significative conquiste che hanno onorato Sora ed il comprensorio. Tutte, proprio tutte le opere pubbliche, ancora patrimonio comune e le iniziative che hanno promosso questo territorio, portano il suo determinante contributo come esponente di primo piano della Democrazia Cristiana, come politico, amministratore, sindaco, senatore e sottosegretario di Stato.
È stato “il maestro” di tutti noi che frequentavamo la Sezione Dc di Sora ed il Comitato Provinciale.
Ho avuto l’onore di condividere con “il senatore, andreottiano per eccellenza” la mia prima esperienza in politica nella D.C. e di lui ricordo la perenne attenzione all’interesse generale e la disponibilità al dialogo.
Tutti, anche gli esponenti di altri partiti, abbiamo iniziato a conoscere la sua eccezionale capacità di programmazione.
Sora ed il suo territorio, venivano prima di tutto. Non è casuale che, quanto di bello e di positivo hanno da sempre rappresentato “le vere ed autentiche nostre eccellenze”, qualificando Sora, ora, altri, inopinatamente, stanno cercando di distruggere e di smantellare. È stato, Senese, un vero signore d’animo e di comportamento, anche grazie alla sua “viscerale soranità”. Una personalità completa, costruita sull’impegno serio di offrire sempre a tutti un progetto di crescita e di benessere.
È un’altra “figura” importante e di primissimo piano di Sora che ci lascia. Sora, il territorio, l’intera Provincia Gli devono moltissimo. Non vi é dubbio che il sen. Senese è stato uno degli ultimi, veri protagonisti della vita politica locale e dell’intero territorio. “Lavorate insieme per il bene di Sora”, ci diceva sempre in ogni occasione. È stato un uomo che ha dato tanto a Sora. La scomparsa di Senese segna la fine di un’epoca caratterizzata da una stagione di grande sviluppo di tutta la nostra zona. Il senatore Senese ha segnato la mia formazione politica insegnandomi che l’impegno politico deve essere una missione e dunque deve essere portato avanti con spirito di servizio verso gli altri e verso la nostra comunità. Lo ricorderò sempre per il rispetto e la stima reciproca che hanno sempre contraddistinto i nostri rapporti istituzionali e personali. Ha fortemente voluto la realizzazione del nuovo e splendido Ospedale ”SS. Trinità”. E qui è morto. Un caso, ma anche un monito. Che serva a far riflettere.