Dai consiglieri comunali di Arpino, Gianluca Quadrini e Lara Capuano riceviamo e pubblichiamo:
“Come al solito ormai da 4-5 mesi Arpino è alla ribalta negativamente addirittura delle Cronache Nazionali, infatti questa sera (n.d.r. 08/11/2013) su RAI 2 alla trasmissione VIRUS è andata in onda un intervista al Presidente del Consiglio Comunale Andrea CHIETINI relativamente allo scandalo dell’aumento del tesseramento del Partito Democratico ad Arpino.
Perfino a RAI 2 siamo stati esempio negativo in tutta Italia, il nostro Presidente del Consiglio è stato intervistato per tesseramento anomalo ed il caso Arpino è andato sulla bocca di tutta Italia e per questo chiediamo le dimissioni del Presidente del Consiglio per la pessima figura rimediata e chiediamo l’immediato intervento anche delle autorità garanti della legalità per ripristinare la verità e soprattutto per punire i responsabili, ove ce ne siano, di un eventuale accertamento positivo della veridicità dei fatti rilevati dallo stesso organo di stampa.
Al di là degli aspetti statutari che sono un problema del Pd e non nostro, emerge una questione di tipo sociologico nello scandalo del tesseramento. Ovunque, e lo denunciano loro esponenti di punta, c’è un uso dal sapore vagamente razzista di masse di manovra composte da extracomunitari.
Un caso di una gravità evidente, e dovrebbe sollevare l’indignazione non solo nostra, ma si sarebbero dovute far sentire le voci degli amministratori comunali e degli iscritti al PD e soprattutto del Sindaco REA che dovrebbe censurare il suo Consigliere e chiederne le dimissioni da Presidente del Consiglio come noi.
Queste sono le persone che ci amministrano e lo stesso Consigliere Chietini, segretario cittadino del PD, dovrebbe essere la massima autorità garante dell’imparzialità quale Presidente della massima assise e poiché questo non è accaduto ne ribadiamo con forza le dimissioni.
Sottolineiamo come lo scandalo sul tesseramento del Pd si colori di note razziste. Si è rivelata a livello nazionale una vergognosa compravendita di tessere con centinaia di immigrati e dello strano concetto di integrazione che ha la sinistra italiana.
Noi pensiamo che sia un caso di una gravità evidente che dovrebbe sollevare l’indignazione non solo della parte politica avversa e degli amministratori attuali, ma si sarebbero dovute far sentire anche le autorità competenti, comprese quelle giudiziarie. Manovre di questo genere sono gravi quanto le infiltrazioni mafiose e costituiscono un vulnus della democrazia.
Riteniamo inoltre che su questa questione, si sarebbe dovuta sentire la voce diretta e indiretta delle massime autorità dello Stato Italiano, e questo se fossimo stati un Paese serio. Il fatto che non sia avvenuto è la dimostrazione che siamo una democrazia non democrazia, o meglio, la democrazia è solo appannaggio di una parte politica perché se ci fosse stata a destra un’iniziativa del genere sarebbe successa una catastrofe politico/giudiziaria.
E’ evidente che siamo di fronte ad un’omertà tutta a senso unico sia ad Arpino che a livello nazionale, in questo caso è successo come quando spuntano infiltrazioni mafiose, e Dio non voglia che anche in questa storia.
Sono fatti gravi e di solito interviene la magistratura, ma questo solo se si tratta di situazioni che avvengono da una certa parte degli schieramenti.
NOI CON FORZA CHIEDIAMO LE DIMISSIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PER IL DISONORE ARRECATO AL NOSTRO PAESE IN AMBITO NAZIONALE!”.