(omniroma.it) – “Ci dispiace se qualcuno si è sentito offeso; non era nostra intenzione urtare la suscettibilità di nessuno, ma solamente fare il nostro lavoro che è quello di intrattenere al meglio e in maniera divertente la nostra clientela”. Lo hanno dichiarato i responsabili del Merum Jazz Bar di Cassino salito alla ribalta della cronaca per l’Abbey Party organizzato venerdì sera e che ha visto scatenare in città un ginepraio di polemiche per i suoi riferimenti espliciti alle attività tutt’altro che monastiche dell’ex abate di Montecassino Pietro Vittorelli. “Siamo persone per bene – dicono – e non ci piace pensare che qualcuno si sia offeso anche se siamo convinti di non aver fatto nulla di offensivo. Se chi ha criticato la festa fosse stato presente avrebbe visto solamente dei camerieri che servivano ai tavoli vestiti, come accade durante qualsiasi carnevale, da suore, frati e anche abati. Nessun atteggiamento sconcio, perché non lo vogliamo noi e anche perché la nostra clientela non ce lo perdonerebbe”. La dichiarazione si conclude con “Siamo commercianti seri che pagano le tasse e rispettano le regole; regole che abbiamo rispettato anche in questo caso”.