‘Attendiamo la conclusione delle indagini, quindi gli atti del procedimento per muovere passi formali‘.
E’ ottimista Sandro De Gasperis, avvocato difensore di Sandro Fiorelli, il 59enne tabaccaio di Santopadre indagato per eccesso di legittima difesa dopo aver ucciso il ladro che l’ottobre scorso gli era penetrato in casa e che durante la fuga – perché scoperto – gli ha puntato contro una pistola (rivelatasi poi giocattolo).
L’ottimismo del legale nasce dall’esito degli accertamenti tecnici, ovvero dalla perizia balistica che i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche di viale Tor di Quinto (Ris – Roma) ha eseguito a gennaio ed ora rimesso al Sostituto Procuratore della Repubblica Marina Marra che segue il caso da quel drammatico episodio nella villa di via Decime, nelle campagne del paese.
Relazione che confermerebbe la versione fornita dal tabaccaio fin dal primo momento ai carabinieri del Comando provinciale e della Compagnia di Sora. In altre parole la perizia scagionerebbe l’indagato. Sarà ora il Pm a valutare ulteriori passi. Non esclusa quindi la richiesta di archiviazione al Gip. La difesa, per ora, attende i documenti per decidere come muoversi ma l’impressione del non luogo a procedere si fa concreta.
Erano circa le 19 del 25 ottobre quando Sandro Fiorelli, insieme al figlio, calata la serranda della sua attività in piazza Marconi, rientrò a casa sorprendendo i ladri che si diedero alla fuga. Il tabaccaio, temendo per la vita del figlio e per la sua, imbracciò un fucile da caccia e fece fuoco contro Arber Xleleshi, 38enne albanese armato di pistola che stava puntando con il braccio in posizione orizzontale verso Fiorelli.