Comunicato stampa del Movimento 5 Stelle di Sora
In provincia di Frosinone, come tutti sanno, in poco più di un decennio i presidi ospedalieri sono passati da 13 a 3 con il presidio di Alatri accorpato a Frosinone, e negli ultimi anni sono stati fatti tagli drastici alla sanità. Tuttavia, nelle ultime settimane, si è notato un rallentamento del processo di ridimensionamento dei servizi sanitari. Del resto si avvicinano le elezioni ed ecco che – puntuali come un orologio svizzero – molti politici iniziano il valzer delle promesse, tutte da mantenersi, dei comunicati stampa di denuncia, oppure si assiste all’inaugurazione di strutture che vengono aperte e chiuse in poche ore.
In primo luogo, è doveroso ricordare che il Pd, insieme ai suoi alleati in Regione fra i quali il PSI, in questi anni con le sue politiche ha contribuito a mettere la sanità in condizioni disperate. Le promesse della scorsa campagna elettorale fatte da Zingaretti sono rimaste tali. Infatti, le Macro-aree, che tanto hanno favorito gli ospedali romani a discapito delle province, non sono state abolite. L’uscita dal Commissariamento, che avrebbe permesso di tornare ad assumere personale, è slittata di anno in anno senza mai vedere la luce. Qualcuno vuole scommettere sull’uscita dal Commissariamento prima delle elezioni?
In secondo luogo, si deve mettere in evidenza, che anche durante l’Amministrazione regionale precedente, quella Polverini sostenuta da Forza Italia, nella quale il Presidente del Consiglio Regionale era Mario Abbruzzese, furono prese decisioni di politica sanitaria che hanno messo in ginocchio le Province a vantaggio della capitale. Infatti, le Macro-aree, nate sotto la Giunta Polverini, hanno fatto perdere posti letto in favore di Roma.
Oggi, i rappresentanti provinciali dei vari partiti, nel tentativo di persuadere qualche elettore, hanno iniziato a suon di comunicati stampa sulla Sanità a scaldare i motori in vista delle prossime elezioni; qualcuno scrive per metterne in luce i problemi, altri per valorizzare chissà quali risultati. Senza che nessuno se ne abbia a male, verrebbe da dire: “chi è senza peccato scagli la prima pietra”.
In realtà, tutti loro dovrebbero farsi un esame di coscienza. Non si cada nell’inganno che è colpa del centro-destra o del centro-sinistra, sono entrambi corresponsabili a pari merito. Loro hanno amministrato la Regione ed oggi ne constatiamo i risultati, ma fortunatamente i cittadini ne sono consapevoli.
In terzo luogo, del contesto descritto a farne le spese è il comune cittadino che per vedere soddisfatte le proprie necessità, in caso di malattia od infortuni seri, spesso deve ricorrere alle strutture ospedaliere capitoline o di altre regioni. Eppure il budget annuale per la sanità provinciale ammonta ad oltre 800 milioni di euro, ma in alcuni casi sono stati sfruttati in progetti di dubbia utilità, basti ricordare: la Casa del Parto ad Alatri costata oltre un milione di euro e chiusa dopo poco tempo; il progetto Ambufest che ha drenato risorse preziose senza alleggerire la situazione dei Pronto Soccorso; il mancato decollo delle Case della Salute che nelle intenzioni dovevano essere la risposta principale alle criticità della sanità; il progetto sperimentale di abbattimento delle liste di attesa. Dall’altra parte, si tagliavano esami diagnostici, o non si sfruttavano, o quasi, gli strumenti a disposizione, come la risonanza magnetica di Sora e si assisteva al declassamento dei laboratori di analisi, costringendo ad inviare i campioni di sangue in altre strutture per esami che prima potevano essere svolti in loco.
Infine, per quanto riguarda più da vicino Sora ed il “Ss. Trinità” non passa giorno che non si presenti una situazione al limite del collasso, dalle chiusure temporanee di reparti fondamentali per via delle carenze di organico, sopperite con sacrificio dal limitato personale in servizio, fino ad arrivare ai problemi legati agli impianti di condizionamento.
Da chi amministra la città ci si aspetterebbe una presa di distanza forte da tali logiche di partito, così come ci si aspetterebbe un’azione di denuncia puntuale dei vari problemi dovuti alla scelte politiche promosse dal PD e dai suoi alleati in Regione, compreso il PSI. Purtroppo, nella fu cosiddetta “Piattaforma Civica” di civico non c’è mai stato molto. Infatti, i partiti sono ben rappresentati, basti pensare ai numerosi consiglieri di maggioranza legati a doppio filo con Forza Italia, chi ad Abbruzzese e chi a Quadrini, oppure al PD con due esponenti in maggioranza, ed un altro in opposizione.
Potranno mai difendere la sanità se i loro partiti l’hanno ridotta così?