Nei recenti anni scorsi, una ricercatrice abruzzese, Patrizia Di Donato, grande appassionata di Kafka, ha ripetutamente frequentato San Donato Val di Comino sulle tracce della vicenda degli ebrei, in fuga dall’est, internati dal regime fascista a San Donato all’inizio degli anni 40 del ‘900. La vicenda, come è noto, è stata portata alla ribalta dalle memorie di Auro Massa e di molti altri e dalle ricerche di Alessandra De Rubeis, Anna Pizzuti e Domenico Cedrone che ne hanno prodotto dei saggi. Ampia documentazione di quella provvisoria permanenza è depositata presso l’interessantissimo Museo del Novecento, di recente istituzione, sempre a San Donato. Tra quegli sventurati, molti dei quali furono successivamente deportati ad Auschwitz, si trovava Margaret Bloch, che nei primi decenni del ‘900 era stata sentimentalmente legata a Kafka. Proprio questo personaggio è stato oggetto specifico delle ricerche della Di Donato.
Nei mesi scorsi Patrizia Di Donato è scomparsa. Il testo, al quale stava lavorando è stato pubblicato, e il 22 luglio prossimo sarà presentato, con dovizia di testimonianze, presso il Comune di San Donato alle 17.30, a cura dell’Associazione Genesi, della Pro Loco locale e con il patrocinio del Comune di San Donato Val di Comino.