IL LIBRO

San Donato Val di Comino – Al centro della guerra con i racconti di Ugo Poletti

La guerra in Ucraina, l’importanza di Odessa per la battaglia decisiva e la vita completamente stravolta dei suoi abitanti. Se ne parlerà sabato 12 agosto, a partire dalle 19 presso il Giardino del Municipio, attraverso un intenso incontro con Ugo Poletti, giornalista fondatore dell’Odessa Journal che vive e lavora da anni ad Odessa. L’evento, organizzato dal Museo del Novecento e della Shoah, in collaborazione con il Comune di San Donato, diventa l’occasione per conoscere la situazione in tempo reale di uno degli scenari internazionali più complessi degli ultimi decenni. Nell’occasione verrà presentato il volume scritto da Poletti, “Nel cuore di Odessa“, edito da Rizzoli.

“La manifestazione – spiega il sindaco Enrico Pittiglio – arricchisce il programma estivo con un appuntamento dedicato alla geopolitica e ai fatti di attualità. San Donato si lega all’Ucraina fin dalla seconda guerra mondiale, quando ospitò e accolse la famiglia di Kreiner Chane, un’internata ebrea proveniente da Leopoli. Il programma della serata prevede gli interventi di Luca Leone, curatore del Museo del Novecento e della Shoah e di Daniele Astolfi, giornalista e scrittore”.

Ma chi è Ugo Poletti e come vive la sua Ucraina? Nato a Milano, bocconiano, appassionato di storia, arte e teatro, ha fondato The Odessa Journal (www.odessa-journal.com) ed è un attento conoscitore delle storie della città, cruciale in questo tempo di guerra. Il giornalista racconterà cosas accade non solo sul campo di battaglia, ma nella testa e nel cuore della gente. Infatti illustrerà le motivazioni del conflitto e spiegherà cos’è e come nasce il nazionalismo ucraino, ripercorrendo la storia di un Paese giovane e antico allo stesso tempo. Un pezzo d’Europa che fino allo scoppio della guerra era in bilico tra un passato oppressivo, ma rassicurante e un futuro incerto.

All’indomani dell’attacco, invece, si è risvegliato unito contro l’invasore. Va ricordato che Odessa è sede di vitalità culturale ed economica. Il suo porto è l’obiettivo di Putin, poiché chi lo controlla, riuscirà a controllare anche il Mar Nero e le sue preziose esportazioni di grano. A pensarci poi, viene inevitabilmente in mente che Odessa appare come un pezzo d’Italia sul Mar Nero, fondata da un nobile napoletano e arricchita dall’ingegno e dalla laboriosità di architetti e imprenditori italiani durante la rivoluzione bolscevica. Odessa oggi è il cuore e lo spartiacque della guerra tra Russia e Ucraina.

Caty Paglia