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SAN DONATO – SUCCESSO PER L’UNCEMFEST2

L’esigenza di rilanciare i territori e i centri montani che costituiscono gran parte d’Italia, la scelta politica di ridurre sensibilmente il gap che penalizza chi vive nei piccoli centri e soprattutto nelle terre alte alla base della discussione e delle decisioni che sono state prese durante UncemFest2, la seconda tappa del convegno itinerante che UNCEM Lazio, insieme a UNCEM Nazionale e Regione Lazio stanno organizzando in tutte le province della regione.

Dopo l’esordio di Labro, in provincia di Rieti, che aveva permesso di raccogliere le idee intorno all’esigenza di non perdere l’occasione irripetibile del PNRR e dell’utilizzo dei fondi strutturali europei e gettare le basi per l’individuazione di enti di area vasta, per fortuna ancora esistenti anche se in via di trasformazione come le Comunità Montane, cioè organizzazioni già pronte ed esperte per affrontare la sfida imminente e difficile dei Comuni che possono ottenere successo con il PNRR soltanto in forma associata, la due giorni di San Donato Val di Comino, in provincia di Frosinone, ha ottenuto una sintesi operativa:

1)    Uncem Lazio si è assunta il compito di elaborare rapidamente, grazie alla cooperazione con ANCI Lazio che può fornire l’ausilio di tecnici specializzati, una  mappa delle ipotesi progettuali delle varie aree montane del Lazio che la stessa Uncem Lazio propone di ridisegnare sulla base dei perimetri dalle attuali CM.

2)    Già convocata una riunione dall’assessore regionale Valentina Corrado del Tavolo Interistituzionale con ANCI Lazio e UNCEM Lazio, interessati alla legge di riforma Enti locali intermedi ancora in itinere nel Lazio, per mettere a punto il traguardo da raggiungere in tempi brevissimi della trasformazione delle Comunità Montane in Unioni di Comuni Montani, costruite su aree omogenee. Da ridefinire su basi nuove, anzi nuovissime,  le funzioni e i meccanismi di governo che dovranno essere rapidi ed efficaci.

Di estremo interesse nella due giorni di San Donato Val di Comino gli interventi di (nell’ordine): Enrico Pittiglio (sindaco di San Donato Val di Comino); don Domenico Simeoni, (vicario del Vescovo di Sora); Giampiero Lupatelli (consorzio CAIRE); Manuel Magliocchetti (ANCI Lazio); Vincenzo Antonelli (LUISS), Luigi Campitelli (Lazio Innova), Ermete Realacci (Fondazione Symbola); Francesco De Angelis (Consorzio industriale del Lazio); Davide Rossi (CNA Frosinone); Luigi Famiglietti (Università di Cassino e del Lazio meridionale); Marco Bussone (presidente Uncem); Valentina Corrado (assessore regionale Enti locali); Roberta Lombardi (assessore regionale Transizione ecologica); Mauro Buschini (cons. reg. Lazio); Marco Carra (esperto Aree interne); Enrico Borghi (parlamentare); Claudio Mancini (parlamentare); Sara Battisti (cons. reg. Presidente Commissione Enti Locali). Le conclusioni di Achille Bellucci, presidente di Uncem Lazio. L’organizzazione dei lavori è stata curata da Francesco Chiucchiurlotto, segretario generale di UNCEM Lazio.

“Non possiamo che essere incoraggiati – afferma il presidente di Uncem Lazio, Achille Bellucci – dal ritorno al protagonismo dei territori montani che nei nostri convegni viene ridisegnato. Un risultato che ora vediamo chiaramente grazie alla perseveranza nell’interlocuzione con la Regione Lazio e all’opera di studio e di continua proposta che la nostra organizzazione ha saputo proporre agli organi di governo del Lazio. Un risultato ancora da centrare completamente però, per il quale l’impegno di UNCEM Lazio, dopo le giornate di San Donato, risulta fondamentale: da subito organizzeremo incontri operativi in tutte le aree montane della regione al fine di individuarne esigenze e vocazioni da trasformare in progetti da realizzare in brevissimo tempo. Fare presto e bene è infatti l’unico modo per non perdere il treno dello sviluppo che passa con il PNRR e non ripasserà. Noi di UNCEM Lazio siamo pronti”.