Caso Samanta Fava, gli investigatori sono tornati nella casa di Fontechiari in cui, qualche settimana fa, è stato rinvenuto il cadavere della donna, murato dietro una parete. Gli esperti, supervisionati dal medico-legale Lucia Broccoli, hanno effettuato un sopralluogo molto accurato, rimanendo sul posto un’intera giornata. A quanto sembra, sono stati effettuati ulteriori scavi nella cantina della casa e si sono cercate eventuali altre tracce, anche ematiche. Chiaramente, gli investigatori sono alla ricerca di prove per sostenere l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere, di cui attualmente è chiamato a rispondere Tonino Cianfarani, l’uomo che Samanta frequentava e che, ultimamente, prima che il cadavere fosse rinvenuto nella sua casa, aveva sostenuto che si era liberato del corpo della donna, gettandolo nelle acque del fiume Liri, dopo che Samanta era morta per un malore. Gli investigatori, inoltre, cercano elementi per appurare se nel caso siano riscontrabili responsabilità a carico di altre persone.