I periti di parte domani saranno nella casa di Fontechiari nella quale, alcune settimane fa, è stato rinvenuto il cadavere della donna 36enne di Sora di cui si erano perse le tracce da più di un anno. Ad entrare nella casa degli orrori saranno gli esperti incaricati dall’avvocato Edoardo Rotondo – che assiste la mamma e la sorella di Samanta – e che faranno un sopralluogo alla ricerca di elementi utili ad accertare lo svolgimento dei fatti e ad appurare eventuali responsabilità.
Ricordiamo che, al momento, è ristretto in carcere Tonino Cianfarani, accusato di omicidio e occultamento di cadavere. L’uomo, negli ultimi tempi, frequentava Samanta e, quando gli investigatori avevano chiuso il cerchio intorno a lui, egli aveva sostenuto che una sera, la donna aveva accusato un malore. L’uomo, spaventato – questa era stata la sua tesi – aveva voluto liberarsi del corpo, gettandolo nel fiume Liri, per non essere ingiustamente accusato di alcunché. In seguito a tali dichiarazioni, il greto del fiume era stato scandagliato, nella zona a monte del centro abitato di Sora. Ma, del corpo di Samanta, nessuna traccia. Qualche settimana dopo, gli investigatori avevano esteso le ricerche in una abitazione di Fontechiari – sembra presa in affitto dal Cianfarani – e qui era stata fatta la macabra scoperta. Il corpo di Samanta era chiuso in un sacco di plastica, murato dietro una parete. Era il 19 Giugno scorso.
A mettere gli investigatori sulle tracce di Tonino Cianfarani era stato, tra i vari elementi, il fatto che l’uomo aveva utilizzato il cellulare della donna, dopo la sua scomparsa, sostituendo la Sim di Samanta con la propria.
Resta da capire se, nel caso, siano coinvolte altre persone. Il sopralluogo di domani servirà anche a questo.