Pochi giorni dopo il ritrovamento della madre e dei suoi 2 cuccioli annegati, il personale del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise, ha vuotato la cisterna dall’acqua, alta circa un metro e mezzo ed intorno alla vasca, realizzata abusivamente negli anni Sessanta, è stata installata una recinzione elettrificata, alimentata da un pannello solare. Un impianto analogo a quelli che nel Parco impediscono agli orsi di raggiungere arnie, stazzi e frutteti ma che in un’ambiente montano con l’inverno incombente e senza una costante manutenzione non può dare alcuna garanzia di efficienza per più di un paio di settimane dalla sua installazione. Il giorno 16 Novembre, quindi poche ore dopo il ritrovamento delle carcasse degli animali , il Comune di Villavallelonga con encomiabile prontezza , intimava ai proprietari del fondo , gli eredi del compianto e benemerito Emilio Sipari fondatore del Parco d’Abruzzo, di mettere in sicurezza la vasca entro 7 giorni dalla data dell’ordinanza sindacale. Sono ormai passati più di 10 giorni dall’ordinanza del Comune, ma gli eredi Sipari, che il giorno successivo all’accaduto si erano dichiarati addolorati e sconvolti dalla tragica morte dei 3 orsi, e nonostante l’offerta di collaborazione, non hanno ancora preso alcuna iniziativa tesa alla messa in sicurezza del luogo e continuano a tergiversare. Purtroppo l’Associazione per la conservazione dell’orso bruno marsicano Salviamo l’Orso –onlus, aveva già sospettato che il loro amore per i luoghi e gli animali che Emilio Sipari in modo lungimirante aveva contribuito a difendere e proteggere per più di cent’anni fosse svanito da tempo visto che erano dovuti passare ben 2 anni , dal Giugno del 2010, prima che una semplice e precaria recizione fosse installata attorno al vascone “della morte” solo grazie all’insistenza dell’Ente Parco… e adesso la storia si ripete.
Giunti a questo punto l’associazione ritiene che non sia più possibile ritardare ulteriormente un intervento e hanno deciso di appellarsi pubblicamente al Sig Prefetto dell’Aquila, all’Ente Parco ed al Comune di Villavallelonga perchè organizzino loro la chiusura della vasca o la sua trasformazione in un punto di abbeverata sicuro per il bestiame e la fauna selvatica, salvo poi rivalersi sui proprietari. Salviamo L’Orso si offre nuovamente di contribuire alla soluzione del problema con un contributo economico, se questo fosse il problema, o con l’intervento di una ditta già contattata che sarebbe disposta immediatamente ad effettuare un sopralluogo per definire l’intervento ed il metodo con cui operare ma che ha bisogno delle necessarie autorizzazioni.