Il Museo della Media Valle del Liri, in collaborazione con gli archeologi di ArcheoExperte Astra, esperti nel campo dell’Archeologia sperimentale, organizza una serie di attività didattiche e dimostrazioni sulla fusione del bronzo con tecnologia protostorica, come desunta dalle evidenze archeologiche note per l’Italia del II millennio a.C. La metallurgia ha segnato lo sviluppo tecnologico delle società antiche, poiché prevedeva l’acquisizione e la gestione di una molteplicità di conoscenze e abilità tecniche mai raggiunte nelle epoche precedenti.
La sua introduzione innescò un’intricata serie di fenomeni economici e sociali, come la divisione del lavoro, gli scambi a lunga distanza e forme evolute di gerarchizzazione sociale. Le armi (in particolare spade e pugnali) rinvenute nelle tombe e nei depositi votivi, indicano che gli scambi erano gestiti probabilmente da élites emergenti caratterizzati da una forte vocazione guerriera.
Negli ultimi decenni l’archeologia ha visto lo svilupparsi di nuovi approcci sperimentali che potessero consentire al pubblico di osservare più da vicino come gli oggetti rinvenuti negli scavi archeologici e conservati nei musei fossero utilizzati.
Le operazioni di fusione vengono mostrate al pubblico utilizzando una buca “a cielo aperto”, dove l’aria pompata attraverso mantici in pelle fa salire la temperature oltre i 1000°C, necessari alla fusione del materiale. Dopo circa un quarto d’ora, il crogiolo in ceramica viene estratto dalla buca con pinze di legno e il bronzo fuso colato in stampi in pietra così da ottenere armi, ornamenti e oggetti da lavoro. Le fasi di rifinitura successive sono complesse e laboriose a seconda delle qualità specifiche dell’oggetto e prevedono l’uso di una molteplicità di utensili, noti archeologicamente, di varia natura (dai martelli agli scalpelli, dalle lesine ai ceselli, dai trapani alle cote).
Un’altra tecnica di fusione alternativa alla colatura in stampi di pietra è la fusione in sabbia, utile alla produzione di oggetti complessi per forma o dimensioni, come le lunghe spade dell’età del bronzo.
Gli scopi principali di queste attività sono:
- l’acquisizione di informazioni relative alle tecniche, ai materiali e all’utilizzo delle risorse da parte delle popolazioni antiche;
- la dimostrazione di queste complesse attività al pubblico, che può direttamente entrare in contatto con la storia della tecnologia.
Programma delle attività
Venerdì 15- Sabato 16
Chiostro Museo della Media Valle del Liri – sezione espositiva
ore 9.00-12.0
La scoperta dei metalli
Attività didattiche e dimostrazioni pratiche per le scuole primarie.
ore 15.00-19.00
Workshop di archeologia sperimentale
Le attività saranno articolate in una fase introduttiva sulla sperimentazione applicata all’archeo-metallurgia e in un laboratorio sperimentale sulla fusione del bronzo, con esercitazioni di rifinitura dei prodotti semilavorati.
Per la partecipazione è richiesta la prenotazione entro le ore 12.30 di martedì 13 maggio (massimo 10 partecipanti al giorno). Sono consigliati abbigliamento e calzature idonei ad attività artigianali; guanti e occhiali protettivi saranno forniti dall’organizzazione.
Sabato 16
Piazza Mayer Ross
ore 21.00
Fusione sotto le stelle
Dimostrazioni aperte al pubblico sulla fusione del bronzo per la produzione di armi e utensili.
Notte dei Musei
In occasione di tutte le attività sarà allestita un’esposizione di repliche di armi e di utensili dell’età del bronzo italiana.
Info e prenotazioni:
Museo della Media Valle del Liri
tel. 0776-828657
ArcheoExpert e Astra sono due associazioni di archeologi che affiancano allo scavo e alla ricerca un’intensa attività sperimentale e divulgativa che prevede la riproduzione di antiche manifatture, come la fusione del bronzo, l’accensione del fuoco, la scheggiatura della selce, la tessitura, la lavorazione del legno e la modellazione della ceramica.