Nella tarda mattinata del 15 novembre 2016 in Ceprano, nel contesto di un dispositivo areale attuato in prossimità degli svincoli autostradali e lungo la SR6 – Casilina, finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati predatori riconducibili alla criminalità esogena, i militari della locale Stazione Carabinieri traevano in arresto una nomade 23enne poiché colpita da provvedimento di esecuzione di pene concorrenti e contestuale ordine di esecuzione, emesso in data 2 febbraio 2015 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma – Ufficio Esecuzioni, per l’espiazione della pena residua di anni 13 mesi 4 giorni 7, cumulativamente inflittale per i reati di “evasione, furto aggravato e falsa attestazione e dichiarazioni a un pubblico ufficiale”.
L’arrestata veniva fermata e controllata alla guida di un’autovettura di grossa cilindrata unitamente ad altra connazionale, provenienti da un campo nomadi della capitale. A seguito della perquisizione veicolare i militari operanti procedevano al rinvenimento e sequestro di nr. 2 cacciaviti della lunghezza complessiva di cm 27 cadauno, atti allo scasso. Nel corso delle conseguenti attività di identificazione mediante rilievi dattiloscopici, si accertava che l’arrestata risultava destinataria del suddetto provvedimento di cattura. Espletate le formalità di rito la donna veniva associata alla Casa Circondariale di Roma Rebibbia.
Nel medesimo contesto operativo, avendo recepito la nota di ricerca di un’autovettura Ford Focus diramata dalla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Sora, i cui occupanti avevano appena perpetrato un furto in abitazione in Arpino, i militari del NORM della Compagnia di Pontecorvo si immettevano sulla A1 in direzione sud ed intercettavano il predetto veicolo che, nonostante reiterate e pericolose manovre elusive ed intimidatorie, veniva indotto ad uscire al casello di Cassino ove, in collaborazione con i militari delle Stazioni Carabinieri di Pontecorvo ed Esperia, si procedeva all’identificazione e al successivo arresto in flagranza degli occupanti, identificati in quattro donne nomadi dimoranti in un campo nomadi dell’interland napoletano (una 47 enne, una 30enne, una 23enne e una 21enne), poiché ritenute responsabili di “concorso finalizzato al furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale”, tutte già censite per reati contro il patrimonio. Le conseguenti verifiche, svolte in collaborazione con i militari della Stazione Carabinieri di Arpino consentivano di accertare che poco prima le prevenute avevano perpetrato un furto aggravato in abitazione di quel centro, asportando monili in oro e denaro in contante per un valore complessivo di euro 10.000 (diecimila//00) circa. La conducente del mezzo (23enne) veniva anche deferita per guida senza patente. Nelle concitate fasi dell’arresto le nomadi fermate, nonostante il tempestivo intervento delle pattuglie operanti, tentavano comunque di darsi alla fuga strattonando e spingendo i militari intervenuti. Ad espletate formalità di rito le quattro fermate venivano trattenute nelle camere di sicurezza delle Stazioni Carabinieri ricadenti nella Compagnia Carabinieri di Pontecorvo in attesta del rito per direttissima.