Da Rosalia Bono, componente del gruppo politico ‘Insieme per Sora’, riceviamo e pubblichiamo.
“L’ammirevole mobilitazione dell’associazione dipendenti ospedalieri ADO SORA è oggi arrivata ad un punto nodale per la definitiva soluzione al depotenziamento dell’Ospedale di Sora. Dopo il tavolo tecnico regionale e l’impegno della direzione generale dell’ASL di Frosinone di assumere a tempo determinato 22 medici per colmare i vuoti dell’organico, restano ora delle problematiche da non sottovalutare. Intanto si spera che i 22 medici posti in graduatoria accettino di venire a lavorare negli ospedali ciociari. Non sarebbe, infatti, la prima volta che personale medico esterno a questo bacino territoriale, pur se convocato, decida di non accettare l’incarico, probabilmente per aspettative di carriera altrove.
Inoltre, il cattivo presentimento è quello che accordi sanciti in tempo di commissariamento della Sanità possano venire disattesi al momento del passaggio ad un regime di normalità. Vicenda questa molto prossima avendo il Presidente della Regione già anticipato che il commissariamento cesserà a Gennaio 2016. Non è da trascurare il fatto che la lettera con cui la dr.ssa Mastrobuono richiede alla Regione Lazio l’assunzione di medici a t.d., nella parte finale, dica che il piano di salvezza sarà effettuato <>, lasciando ampi margini di modifica per tutto il tempo a venire. E per il 2016 tutto ancora può accadere! Tuttavia, altra grande problematica è legata, infine, ai reparti non salvati dell’Ospedale di Sora, ovvero il Centro trasfusionale, il laboratorio analisi e la Psichiatria, quest’ultima in procinto di nuove soluzioni. Soluzione, invece, non sembra esserci, almeno per ora, per il Centro trasfusionale e il Laboratorio Analisi. Bizzarro pensare che abbiamo a Sora un Polo Oncologico che dovrà servirsi di Laboratori ematologici esterni al proprio ospedale, finendo per collassare la già oberata struttura di Frosinone e non prestando Cassino tale tipo di servizio. Assurdo cancellare un apparato valido e ben collaudato come quello di Sora, con una equipe funzionante professionalmente avanzata e formata che attualmente effettua ben 24.000 prestazioni l’anno e la cui eccellenza è il centro antitrombosi e la cura delle anemie. Un Centro appena rinnovato e dotato di una sala donazione da poco ristrutturata che garantisce anche le raccolte di sangue esterno su Cassino per circa 2000 sacche di sangue l’anno; inoltre, provvede al servizio di trasfusioni a domicilio su tutto il territorio del polo C, alle consulenze interne di medicina trasfusionale, alla terapia anticoagulante orale anche per la prevenzione delle trombosi, alle terapie salvavite per i pazienti affetti da problemi cardiaci, alle consulenze su pazienti ricoverati per trauma, per interventi chirurgici programmati o anche d’urgenza, alle terapie trasfusionali in genere comprese le donazioni autologhe, alla distribuzione di sangue ed emoderivati ai reparti.
L’imminente pensionamento del primario e la non previsione di un medico che vada a sostituirlo comporterà, purtroppo, la chiusura di reparti come questi che brillano in professionalità e competenza. Occorre un medico trasfusionista o meglio un Ematologo, se vogliamo conservare dignità al Polo Oncologico. Oggi è il momento di non lasciare nessuno indietro! Alziamo gli scudi per difendere anche gli ultimi reparti in difficoltà, sempre che le promesse fatte finora non si rivelino infondate! Continuiamo compatti nella lotta condotta dall’ADO per ridare lustro al nostro Ospedale”.
Rosalia Bono – Gruppo politico Insieme per Sora