Mentre incombe la consultazione per la Presidenza della Provincia, siamo già a 60 giorni dalle elezioni regionali. I tempi per fare le liste e per la campagna elettorale saranno strettissimi. Ciò impone idee e scelte chiare. E non solo a livello politico ed elettorale. Occorrono idee chiare a partire dal punto fermo che è la legge elettorale. Sarà la stessa con la quale si votò il 4 marzo 2018 e ciòè il “Tatarellum” modificato con la legge regionale numero 10 del 2017. Le modifiche determinarono l’anatra zoppa di Zingaretti che fu “salvato” dal M5S. Niente listino, il numero dei consiglieri regionali ridotto a 50, premio di maggioranza al presidente vincente fino ad arrivare ad un massimo di 30. Scendendo sui territori i collegi restarono e restano uguali su base provinciale. La nostra Provincia esprimerà sei candidati e ne dovrebbe eleggere 4.
Cosa accadde nel 2018? Cosa accadrà nel 2023? A fare la differenza sarà il presidente e la coalizione che vincerà le elezioni. Nel 2018 vinse di misura, pur essendo uscente, Nicola Zingaretti e, in Provincia di Frosinone a trarne beneficio fu il Pd. Con il 20,21% dei consensi elesse due consiglieri provinciali: Mauro Buschini e Sara Battisti. Tutto il centro sinistra raccolse il 33,98%. I quattro partiti del centrodestra, con Parisi candidato alla presidenza e con più voti: 35,73%, elesse un solo consigliere regionale: Pasquale Ciacciarelli allora in quota a Forza Italia che raggiunse il 17,57% dei consensi. Restò fuori dal Consiglio regionale la Lega Ciociara con un notevole 11,21% . Non elesse consiglieri regionali FDI con un buon 5,59%. Emblematico ciò che avvenne nell’Udc che in tutto il Lazio elesse un solo consigliere. L’ottimo 4,37% della Provincia di Frosinone non fu sufficiente, l’Udc elesse il Consigliere regionale a Roma con un modesto 1,22%. Il quarto consigliere regionale eletto in Provincia di Frosinone fu del M5S che sfiorò il 20% e che nel Lazio raccolse il 22,06%.
Che accadrà fra 60 giorni? Difficile fare previsioni, molto dipenderà dalle alleanze e dal Presidente che verrà eletto e al quale spetterà il premio di maggioranza. Appare scontato il fatto che Fratelli d’Italia eleggerà almeno un Consigliere regionale, quasi sicuramente due. Forza Italia è in discesa, la Lega ha l’uscente Ciacciarelli. Il 4% dell’Udc appare in libera uscita. Nel centro sinistra difficile che il Pd confermi i due seggi uscenti. Uno appare probabile. Il quarto scatterà con i resti. A chi? Il M5S cinque anni fa era al 20% in Regione, ancora più in alto a livello Nazionale. Seggio a rischio. Sarà battaglia… all’ultimo resto con Lega, Forza Italia e Azione.
ZAC