Per dare la giusta rilevanza alla posizione espressa dal gruppo che rappresento in Consiglio Comunale ritengo opportuno fornire alla città alcuni sintetici chiarimenti. Abbiamo ascoltato un’ampia dissertazione dell’Assessore Conte sulla direzione che intende dare al suo ufficio nei prossimi mesi, basata su un coordinamento territoriale dei piani urbanistici comunale in fase di redazione e sovracomunale, attraverso il ricorso a infrastrutture strategiche, assi viari di collegamento in grado di realizzare il tanto discusso negli anni corridoio Tirreno-Adriatico.
Aldilà della oggettiva sproporzione tra tempo disponibile sulla carta e intendimenti, su questa tesi ho espresso le mie perplessità in quanto sono soluzioni datate, che affidano lo sviluppo strategico del territorio al peso urbanistico di opere che inficiano la qualità ambientale del nostro martoriato territorio, a fronte di irrilevanti ricadute positive, semmai venisse svolta una corretta analisi costi benefici. Viviamo un’epoca nella quale si affida la possibilità di uno sviluppo sostenibile alla riqualificazione dei sistemi ambientali complessi, basta pensare alla spina dorsale rappresentata dal fiume Liri, che caratterizza il nostro territorio. Nelle amministrazioni più virtuose si lavora sul consumo zero del territorio, sulla promozione delle agricolture sostenibili, della filiera corta della produzione agricola, delle tipicità della tradizione rurale ed artigianale. Ho ascoltato invece la solita manfrina che fra poco porterà immagino a rispolverare l’idea della realizzazione di una nuova dorsale che dal Comune di Balsorano permetterà di raggiungere il Comune di Collelongo e quindi l’allacciamento con la A25, un’opera devastante sotto l’aspetto ambientale, che servirà forse a creare l’opportunità di laute parcelle, tra VIA, progetti preliminari, definitivi ed esecutivi, ma di sicuro nulla di buono per la collettività.
Un ultimo pensiero: non sarebbe più opportuno affrettare l’adozione della variante al Piano Regolatore che è ancora ferma al preliminare impostato dalla precedente Amministrazione? Fatta questa doverosa premessa il primo punto prevedeva un Piano di lottizzazione di iniziativa privata in località San Giuliano – Trecce, su area edificabile, fermo da tre anni senza ragionevoli motivazioni, abbiamo espresso tutte le nostre perplessità sugli ingiustificati rinvii, perplessità non fugate, ma tant’è, meglio oggi che mai. Sul secondo punto, che riguardava il Piano di lottizzazione di iniziativa privata in località Via Sferracavallo, la discussione è stata molto più complessa. La lottizzazione impegna in maniera illeggittima un relitto stradale di un’opera progettata durante gli anni 20 del secolo scorso un cavalca ferrovia mai realizzato. Nel tempo tale relitto demaniale è stato impegnato per una parte da privati, denunciati e oggi da una lottizzazione in fase di completamento.
Ora condivido in pieno l’esigenza di rendere disponibile il relitto in modo da poter risolvere le problematiche dei cittadini, attraverso un legittimo procedimento di sdemanializzazione e successiva cessione dei terreni ai cittadini confinanti, ma tale operazione andava inquadrata con passaggi amministrativi adeguati e non con una delibera che di fatto sana un abuso edilizio. Andavano eseguiti a mio avviso due doverosi passaggi propedeutici ad un obiettivo giusto, ma non correttamente raggiunto. Sul terzo punto, un progetto P.R.U.S.S.T. per il “Cambio di destinazione d’uso di una porzione di capannone da produttivo a commerciale”, abbiamo espresso un voto contrario per coerenza rispetto ad una posizione politica di forte contrasto con un programma urbanistico, mai all’altezza con le premesse poste in essere dalla legge di riferimento. Il quarto punto riguardava l’ampliamento della scuola elementare di Carnello per dotarla di standards di legge adeguati, di fatto per realizzare la scuola media.
Tale scelta, seppur necessaria per erogare un servizio importante alla popolosa frazione di Carnello, ha messo in evidenza l’assoluta inerzia amministrativa in merito al PRU della Società Fibreno, un programma complesso, approvato dalla Regione Lazio, al termine di un iter fortemente voluto dall’amministrazione Casinelli, che vedeva il privato obbligato alla realizzazione di buona parte dell’intervento per la realizzazione della scuola media su due livelli, con a carico del Comune le sole opere di completamento (impianti e finiture). Ancora una volta l’assoluta inerzia di questa Amministrazione ha fatto naufragare la possibilità di un risparmio per la collettività, dovendo ora ricorrere all’ennesimo mutuo per una soluzione comunque tampone. Per questa ragione su questo punto mi sono astenuto da esprimere il voto. Sull’acceso scambio di battute tra il Consigliere Pd e il consigliere Ascione, mi sembra chiara la provocazione di chi oggi siede in maggioranza, il quale ha rispolverato le magagne di chi fino a poco fa in maggioranza ha amministrato con i suoi attuali compagni di viaggio, al fine di spaccare il gruppo consiliare di opposizione.
All’avvocato Enzo Petricca, oggi nel PD, eletto nella lista di Insieme per Sora a sostegno come Ascione di Enzo Di Stefano, voglio rivolgere un pensiero che sia chiaro da oggi in poi: l’opposizione consiliare di Sora era variegata ieri e lo è oggi, le appartenenze sono visibilmente di diversa estrazione e matrice ideologica, così come la coerenza di chi siede dall’inizio sempre nello stesso posto, ma una cosa mi sembra di poter dire con certezza: unanime è l’obiettivo di tornare prima possibile al voto per restituire a Sora un’amministrazione degna di questo nome.
Roberto De Donatis Consigliere Comunale di Patto Democratico per Sora