Il 10 dicembre scorso i genitori di un diciassettenne di Ausonia si recano presso il Commissariato di Cassino per denunciare la scomparsa del figlio. Il ragazzo, infatti, non ha fatto rientro a casa dal giorno precedente, dopo l’uscita dalla scuola che frequenta a Cassino.
Gli investigatori del Commissariato attivano immediatamente il piano di rintraccio previsto a livello nazionale per le persone scomparse. Vengono sentiti familiari, amici e compagni di classe, gli ultimi ad averlo visto prima che se ne perdessero le tracce.
Metodi investigativi tradizionali con l’ausilio delle nuove tecnologie, come il ricorso alla localizzazione satellitare dell’utenza telefonica del giovane e l’analisi dei tabulati telefonici, portano i poliziotti finalmente questa mattina ad individuare la possibile posizione del minorenne a Formia. Le ultime telefonate partite dal cellulare del ragazzo, inoltre, sono state effettuate ad una giovane di Formia senza fissa dimora.
E’ proprio intorno a lei che nelle ultime ore si stringe il cerchio dei poliziotti di Cassino, coadiuvati dai colleghi del Commissariato di Formia. Dopo averla individuata e pedinata la stessa viene vista entrare in un appartamento dal lei occupato, non di sua proprietà. Gli agenti stamattina con uno stratagemma si presentano alla sua porta, notando fin da subito indumenti maschili presenti nella stanza. Dopo che gli operatori di polizia si sono qualificati la ragazza nega comunque la presenza del diciassettenne nell’abitazione. I poliziotti effettuano un’ispezione nell’appartamento trovandolo, invece, rannicchiato nel box doccia col chiaro intento di non farsi trovare.
Accompagnato negli uffici del Commissariato di Formia il giovane è stato riaffidato ai genitori, grati al personale di polizia per averlo ritrovato e riportato a loro sano e salvo. Il minore ha raccontato ai poliziotti di essersi allontanato volontariamente e di aver trovato rifugio dalla propria amica di Formia per incomprensioni con i propri genitori.