Dal Vice Sindaco Andrea Petricca, riceviamo e pubblichiamo:
Dopo aver letto le dichiarazioni dei quattro consiglieri comunali di Forza Italia sul ponte del parco fluviale “Famiglia la Posta”, crollato a maggio dello scorso anno, sorge spontanea una domanda: ma dove sono stati per tre anni?
Mi pare di ricordare che, in quel periodo, fossero parte integrante dell’amministrazione e che ricoprissero dei ruoli rilevanti grazie alle proprie deleghe.
Sconcertante, poi, il comportamento del presidente del consiglio Giacomo Iula, che ha partecipato con il sottoscritto ad una riunione organizzata dai residenti del posto, accertando la necessità di un intervento dell’amministrazione al fine di rimuovere in tempi brevi il ponte crollato, pericoloso per l’incolumità pubblica.
In realtà, il comportamento del presidente del consiglio non mi stupisce, però, forse poteva evitare di firmare il documento in questione, non tanto in virtù del ruolo che ricopre che dovrebbe suggerirgli un comportamento più consono e sopra le parti, quanto per rispetto nei confronti di quei cittadini che hanno richiesto l’ intervento.
Riguardo le cause che hanno determinato il crollo del ponte lamellare, ritengo autorevoli le risposte date dalla Procura della Repubblica di Cassino che non ha individuato tra le cause del crollo comportamenti delittuosi o omissivi da parte di nessuno. Al magistrato e alle forze dell’ordine va il mio ringraziamento per quanto fatto.
Nel caso in cui questa conclusione non soddisfi o faccia sorgere dei dubbi sulla validità delle indagini condotte dalla magistratura e dagli organi di polizia, ai quattro consiglieri di Forza Italia rivolgo l’invito a farsi carico della risoluzione del caso che, in maniera pretestuosa, per loro rimane un mistero. Per quanto riguarda la storia dei 180.000 euro stanziati per il rifacimento dell’opera, è dovere dell’amministrazione ricostruire il ponte affinché la zona del Parco San Domenico non si isoli totalmente, cadendo in un ulteriore degrado.
Lo stesso presidente Iula, davanti agli abitanti della zona di San Domenico, nel corso della riunione sopracitata, aveva espresso la necessità di ricostruire il ponte, concordando con gli abitanti il suo rifacimento. Appare, quindi, incomprensibile la critica che oggi fa sulla volontà di “rimediare al disastro”.
A mio avviso, in politica, si dovrebbe giudicare il lavoro fatto da altri con obiettività e riconoscerne il buon operato quando c’è; cosa che, al momento, non dimostrano di saper fare i quattro consiglieri di Forza Italia.
Per finire, mi vedo, mio malgrado, costretto a spendere due parole sulle solite, inutili e sterili polemiche che il sig. Coletta continua a fare attraverso i suoi comunicati stampa intrisi di odio ed insulti nei miei confronti e nei quali riesce a parlare, da vero intenditore, solo di “pennacchi e pennacchietti”.
Torno a precisare che rispondergli significherebbe offendere la mia intelligenza e quella dei sorani.