Rime stonate d’allegria
Nel mio sguardo un giardino di fiori tristi che allietano solo l’aridità delle mie rughe, rossa la sera, rossi i miei fiori, libero il vento che mi ricorda che sono prigioniero della mia mancanza.
Nessuno uomo può soffrire del mio soffrire e solo la terra può rinchiudere i chiodi che mi arrugginiscono l’amore.
Non voglio più lacrime come pane, non voglio più il rosso scuro per compagno, voglio il colore della vita, non voglio candele spente ma un violino che mi fa vibrare la corda dell’orgoglio, per mai più chiedere alla luna di carezzare i miei ricordi passati e sostenere i giorni in poesia e rime stonate d’allegria.
Alessandro Rea