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Ricicliamo le auto

Le automobili possono essere recliclate! Vediamo come le auto fuori uso vengono smantellate per il riutilizzo dei materiali.

Le automobili sono tra i mezzi di trasporto più popolari al mondo: pensate che ogni anno in Italia ne vengono riciclate circa 850 mila! Il processo di riciclo è regolamentato dal D.Lgs. n. 209/2003 “Attuazione della direttiva 2000/53/CE”, al quale si aggiunge una normativa europea del 2015 che prevede di recuperare il 95% in peso di ogni veicolo riciclato (85% riciclo e riuso + 10% recupero energetico).
Ma quali sono i passaggi fondamentali per passare da un veicolo fuori uso a una risorsa da riciclare? In questo video vi spiegheremo tutte le fasi del riciclo delle automobili e vedremo qualche dato in materia a livello Europeo.

Per riciclare i veicoli fuori uso bisogna compiere quattro passaggi principali: raccolta, messa in sicurezza, demolizione e frantumazione. In questa fase vengono raccolti i veicoli fuori uso tramite i concessionari o tramite appositi impianti sparsi sul territorio nazionale.

Messa in sicurezza
Dopo essere state raccolte le auto vengono messe in sicurezza, andando a rimuovere tutte quelle componenti che possono essere considerate potenzialmente pericolose o inquinanti. In questa categoria rientrano airbag, carburante residuo, serbatoi di gas e olii, come quello dei freni o del motore. In questa fase vengono anche rimosse le batterie delle auto, così da poterle riciclare in separata sede.
Tutte queste sostanze potenzialmente pericolose vengono poi raccolte ed etichettate, così da essere smaltite in modo opportuno. Una volta messe in sicurezza, le vetture vengono inviate agli impianti di autodemolizione.

Demolizione
Negli impianti di autodemolizione vengono fatte principalmente due cose: da una parte si recuperano tutte quelle componenti che sono ancora funzionanti e che possono essere messe nuovamente in commercio. Dall’altra parte invece si inizia a smembrare la macchina, togliendo tutte quelle componenti che possono essere avviate a riciclo. Ad esempio i paraurti e i cruscotti in plastica, oppure gli pneumatici.

Per togliere queste parti possono essere utilizzate delle speciali pinze giganti che strappano le porzioni di automobile separabili da tutto il resto. Alla fine rimane una carcassa di metallo con la carrozzeria e poche altre componenti. Questa viene schiacciata da speciali presse per farla diventare una sottiletta o un cubotto. Questo permette di ridurre lo spazio occupato dai resti del veicolo e di inviarle agevolmente all’impianto di frantumazione.

Frantumazione
Lo scopo principale della frantumazione è quello di recuperare la frazione metallica, dal momento che almeno il 70% delle nostre auto è fatta proprio di metallo! Da ogni veicolo in media si ricavano 700-800 chili di metalli ferrosi e circa 60-80 kg di leghe non ferrose.
Per frantumare i veicoli si utilizzano appositi macchinari con ruote dentate che prendono i veicoli compattati e li tritano per formare brandelli di qualche centimetro. Le varie componenti metalliche vengono poi separate tramite filtri ed elettromagneti. Quello che si ottiene alla fine del processo è in prevalenza frazione metallica, alla quale si aggiunge una frazione più leggera che prende il nome di fluff. Al suo interno c’è dentro un po’ di tutto: resti di materie plastiche, di gomma, di fibre, di vetro e di altri materiali ancora. Si tratta di un mix estremamente complesso e costoso da riciclare proprio a causa della sua natura.

Cosa si può recuperare da un’auto?

A partire da un veicolo fuori uso è possibile recuperare una grande quantità di risorse, come ad esempio:

acciaio e alluminio – da motore, trasmissione e sospensioni;
rame e alluminio – dal radiatore;
plastiche – dal paraurti;
pneumatici;
vetri;
batterie;
olii.

I dati del riciclo di veicoli
Di tutti i veicoli fuori uso, una normativa europea impone di recuperarne il 95% in peso: in particolare l’85% va riciclato o riusato, mentre il 10% è destinato a recupero energetico. Questo 85% è un valore di riferimento, visto che alcuni Paesi hanno risultati anche maggiori mentre altri, purtroppo, sono leggermente al di sotto.
Il Paese europeo con il tasso di riciclo più alto è la Croazia, capace di riciclare il 96,3% in peso delle proprie auto, seguito da Bulgaria al 95,8% e Slovacchia al 95.5%. Il Paese che negli ultimi anni ha avuto invece il tasso di riciclo più basso è stata la Grecia con il 69,7%, seguita da Finlandia, all’84,7% e Italia, all’84,2%. Consideriamo comunque che a livello europeo la media è attorno all’89,5%.

Ma a proposito di peso, quante tonnellate di veicoli fuori uso vengono prodotte ogni anno? A livello europeo ogni anno vengono prodotte circa 6,8 milioni di tonnellate di veicoli fuori uso e, di questi, 1.8 milioni sono francesi e 1.2 italiane. Dietro di noi Spagna, Polonia e Germania. I Paesi che invece ne producono meno sono il Lussemburgo, con circa 3 mila tonnellate, e Cipro, con poco meno di 10 milioni di tonnellate.

Credits: Geopop

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