Un gruppo criminale senza scrupoli, che lucrava a discapito della salute dei malati commercializzando farmaci ormai inutilizzabili e pericolosi, è stato sgominato dalle Fiamme Gialle dei Comandi Provinciali di Roma e Napoli. Otto persone, tutte di origine campana, tra cui una donna addetta alla riscossione dei proventi, sono state arrestate, all’alba di oggi, dai militari del Gruppo di Fiumicino e del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord. Il sodalizio – operante nelle province di Napoli, Caserta e Salerno nonchè nel nord-ovest dell’Italia – era specializzato nel ricettare ingenti quantitativi di farmaci provenienti da furti commessi su tutto il territorio nazionale che venivano poi commercializzati nei circuiti ufficiali di vendita.
Le indagini – iniziate a giugno del 2014 dopo un sequestro di farmaci operato dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Roma all’interno di un deposito ubicato ad Arzano (NA) ed il contestuale arresto di un farmacista della provincia di Salerno, tutt’ora sottoposto a misura cautelare – sono state condotte anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali. Nel corso dell’operazione, all’interno di vari depositi situati ad Arzano, Casoria e Napoli, sono state sequestrate oltre 53.000 confezioni di farmaci – provenienti anche da ospedali – di vario genere e tipologia per un valore, sul mercato, pari a circa 1.800.000 euro.
Tra i medicinali rinvenuti, anche prodotti di rilevante valore destinati al trattamento terapeutico di patologie oncologiche e neurodegenerative e che richiedono particolari modalità di conservazione, tra cui il mantenimento a temperatura controllata, prescrizioni ovviamente non osservate dai componenti dell’organizzazione. Le attività investigative, dirette dalla dott.ssa Diana RUSSO, Sostituto Procuratore della Repubblica di Napoli Nord, hanno evidenziato la struttura del gruppo ed i ruoli ricoperti dai partecipanti, che dovranno adesso rispondere dei reati di associazione a delinquere, ricettazione e detenzione di sostanze stupefacenti. Oltre all’esecuzione delle misure cautelari personali, sono state sottoposte a perquisizioni tutte le abitazioni ed altri locali in uso agli indagati, due società logistiche e due farmacie, situate una nel centro di Napoli e l’altra in provincia di Salerno.